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Boxe Parigi 2024 - Foto ANP REMKO DE WAAL /ANP/Sipa USA
Passi avanti per la permanenza del pugilato alle prossime Olimpiadi di Los Angeles 2028: il Comitato olimpico internazionale, infatti, ha riconosciuto provvisoriamente la World Boxing come federazione internazionale. Una decisione importante, quella emersa dall’esecutivo del Cio, che si è riunito quest’oggi da remoto. Questo passaggio riavvicina in maniera importante la boxe al programma della prossima rassegna a cinque cerchi, dopo le vicende degli ultimi anni. Il Cio, infatti, aveva completamente interrotto i rapporti con l’Iba, prima con la sospensione del riconoscimento nel 2019, e poi revocando ufficialmente lo status nel 2023. Per effetto di quella scelta, il Cio aveva organizzato le edizioni di Tokyo e Parigi, ma ha poi chiarito che non avrebbe fatto lo stesso anche a Los Angeles.
Il Cio riconosce la World Boxing: l’annuncio
Il Cio ha spiegato di aver tenuto conto dei vari criteri, sia dal punto di vista sportivo che di governance. In particolare, è stato notato che, nonostante l’associazione sia composta da 78 federazioni nazionali, il 62% dei pugili e il 58% dei medagliati di Parigi sono affiliati a federazioni che fanno parte della World Boxing. Inoltre, la WB ha implementato le norme di buona governance, come il codice etico e la politica anti-corruzione, dimostrando la volontà e gli sforzi di soddisfare sempre più gli standard appropriati. Tra gli altri aspetti, World Boxing riconosce la giurisdizione del Tas e ha chiesto con successo di aderire al codice mondiale antidoping della Wada.
Le reazioni dalla World Boxing
In seguito all’annuncio del comitato, sono arrivate anche le reazione da parte della World Boxing. In particolare, il presidente Boris van der Vorst, in una nota diffusa della federazione nata appena nel 2023, ha dichiarato: “È un giorno importante per tutti quelli connessi alla boxe nel movimento olimpico. Mantenere il posto ai Giochi è assolutamente cruciale per il futuro del nostro sport a tutti i livelli, dalla base all’apice. Questa decisione del Cio ci porta un passo più vicini all’obiettivo di vedere la boxe tornare nel programma olimpico”.
“Arrivare a questo punto ha richiesto un grande sforzo di squadra da parte di tantissime persone in tutto il mondo. Niente di tutto cià sarebbe stato possibile senza il lavoro di tutte le federazioni nazionali, gli atleti, gli allenatori, gli ufficiali di gara. La decisione odierna è un’importante pietra miliare – prosegue van der Vorst –, ma ognuno di noi comprende che far parte del movimento olimpico è un privilegio e una responsabilità, non un diritto. C’è ancora molto lavoro da fare e tutti sono concentrati nel fare di tutto per dare un futuro migliore al nostro sport”.
Anche Gennadiy Golovkin, due volte campione unificato mondiale dei pesi medi e ora presidente della Commissione Olimpica della World Boxing e presidente del comitato olimpico nazionale del Kazakistan. “È importante ricevere questo riconoscimento provvisorio, dimostra che il nostro sport è sulla strada giusta. Sono contento che, attraverso lo sforzo continuo, siamo riusciti a raggiungere questo risultato – spiega l’argento di Atene 2004 –. La nostra missione condivisa è quella di stabilire una federazione internazionale fondata sui principi di integrità e lealtà per gli atleti e i campioni del futuro. C’è ancora molto da fare per raggiungere tutti gli obiettivi, non ci fermeremo qui”.