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Il team manager azzurro Roberto Cammarelle ha commentato la decisione del Cio di sospendere il torneo di qualificazione per Tokyo 2020, per ciò che concerne il pugilato: “La notizia ha sconvolto la squadra, sia per chi è già uscito che probabilmente vedrà ancor di più allungarsi i tempi per il torneo di ripescaggio, sia per chi è ancora in gara perchè sente di attraversare quel momento giusto per potercela fare. Lasciare Londra ci dispiace enormemente perchè abbiamo fatto un grosso sacrificio per essere qui, e tornare a casa adesso è un po’ come vanificare i nostri sforzi“.
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In seguito, anche il presidente della Federazione Pugilistica Italiana Vittorio Lai ha detto la sua riguardo la decisione del Cio, mostrandosi però sulla stessa linea dell’ente sportivo: “Una sospensione sacrosanta, visto l’evolversi della situazione del Covid-19. A mio avviso, il torneo non avrebbe dovuto cominciare, perchè dal 3 marzo, giorno in cui è arrivato il nostro team a Londra, al 14, giornata inaugurale del torneo, si era capito che l’emergenza Coronavirus avrebbe varcato la Manica e infestato il Regno Unito. Ci siamo subito attivati per far tornare sani e salvi e al più presto i nostri ragazzi in Italia“.
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