Daniele Scardina alza l’asticella e sfida un campione del mondo nostrano per puntare a sfide sempre più prestigiose. Giovanni De Carolis sarà fino ad ora l’avversario più ostico e prestigioso della carriera di King Toretto: il combattimento è in programma nella serata di venerdì 13 maggio, all’Allianz Cloud di Milano. Facile quindi immaginare che il pubblico sarà dalla parte del pugile di Rozzano che dopo Nunez e Doberstein affronta l’ex campione del mondo WBA dei pesi supermedi con l’obiettivo di difendere il titolo intercontinentale WBO. Tradotto: un passaggio agevolato per un posto nei piani alti del ranking della divisione. Scardina arriva preparatissimo, dopo mesi di preparazione con Dino Spencer e persino dopo settimane di sparring con Golovkin.
Ma qual è lo scenario in caso di vittoria di King Toretto? Ovviamente è lui il pugile più giovane dei due, quello che ha più prospettiva e futuro. De Carolis – alla soglia dei 37 anni – ha una carriera da campionissimo, è stato capace di strappare il titolo all’idolo di casa in Germania Feigenbutz, ha ancora grandi motivazioni ma nella sfida per il titolo europeo contro Lerrone Richards ha lasciato intravedere qualche segno dell’età che avanza. In caso di vittoria contro De Carolis, Scardina scalerebbe ancor più vertiginosamente un ranking che lo vede già nei piani alti, tra il nono e il decimo posto. A quel punto dovrà affrontare i più forti della categoria. “Faccio parte dell’ambiente della boxe da 30 anni e credimi se ti dico che Daniele è pronto per affrontare il campione del mondo di qualunque sigla“, dice il suo allenatore Dino Spencer. Che ovviamente è il primo a ragionare graduatamente: “Realisticamente, penso che ci vorranno un paio di anni per portare Daniele al mondiale”.
L’ALTRO SCENARIO: DE CAROLIS BATTE SCARDINA
Questo quindi l’obiettivo del team: battere De Carolis, affrontare due stelle del ranking dei pesi supermedi e poi aspettare il proprio momento per la chance mondiale. Un anno fa Scardina aveva anche avanzato un nome: “Negli Stati Uniti si parla molto di Edgar Berlanga, perché è un picchiatore che vince quasi sempre prima del limite. Secondo me, è anche un ottimo pugile dal punto di vista tecnico. Insieme al mio team valuteremo ogni opportunità”. Berlanga, 24 anni, a giugno sfiderà il 38enne Angulo ed è tra i più ‘chiacchierati’ della divisione, ma è anche molto vicino alla grande opportunità. Una cosa è certa: è l’ora di alzare l’asticella. Prima però bisogna battere un campione del mondo che in ‘trasferta’ si è sempre esaltato. Chiedere al pubblico tedesco per ulteriori informazioni.