[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”1132026″]
Ryan Garcia torna e vince. Dopo oltre un anno di distanza dal ko inflitto a Luke Campbell, il 23enne californiano batte per decisione unanime (119-108, 119-108, 118-109) Emmanuel Tagoe e resta imbattuto con il record di 22-0. All’Alamodome di San Antonio c’è una versione nuova di Ryan Garcia, che a febbraio ha lasciato Reynoso e il Canelo Team per unirsi a Joe Goossens: “L’ho detto in passato, nessuno lo batterà ”, ha detto recentemente il nuovo allenatore.
Sin dai primi istanti del match, il copione sembra chiaro. Tagoe è rapido di braccia, ma fin troppo passivo nei primi round e fatica a portare gli scambi sulla corta distanza. Garcia ha dalla sua l’allungo e l’altezza, il ghanese si muove per il ring costringendo Garcia a fare di tutto per tagliargli il ring e limitarlo nei movimenti. Al secondo round, dopo un destro di King Ryan, Tagoe va giù. Il ghanese contesta il conteggio, lamenta una spinta ma il colpo arriva pulito e il pugile di Accra, già in precario equilibrio, cade. E’ il round che indirizza la contesa. Dopo quattro riprese, jab a parte, sono solo quattro i colpi a segno di Tagoe contro i 27 di Garcia. Nella settima ripresa il pubblico inizia a rumoreggiare, l’unico brivido per Garcia si ha con un gancio sinistro di Tagoe, tanto simile a quello che Campbell usò per atterrare l’americano nel gennaio del 2021. Stavolta, è meno potente e meno preciso ma le lacune difensive di Garcia non sembrano essere superate. Tagoe continua ad essere sfuggente, il nativo di Victorville fatica a trovare la figura, il combattimento scivola tra i round e per la prima volta in carriera Ryan supera le otto riprese. Alla fine, Garcia vince per decisione unanime ma resta il rimpianto di non aver chiuso prima un match abbordabile.
[the_ad id=”668943″]
Questa l’analisi di Garcia: “Tagoe era abile in difesa, mi ha complicato il match – spiega – Per me è stata una nuova esperienza combattere con un pugile che doveva solo sopravvivere, ho dovuto tagliare il ring e farlo per dodici round non è facile. Credo se avessi iniziato a premere dall’inizio, sarebbe andata diversamente. Bellissim lavorare con Joe (Goosens ndr), sta andando bene. Sono felice, ringrazio il pubblico per il sostegno”. Ora c’è da alzare l’asticella e quando gli chiedono dell’opzione Gervonta Davis come prossimo avversario: “Di queste cose se ne occupa il mio team. Se c’è da farlo, si fa“. Meno proclami per il nuovo Ryan Garcia, ma ora è tempo di fatti.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”676180”]