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Boxe, Preolimpico Busto Arsizio 2024: Mesiano ai quarti e Carini ai sedicesimi, fuori Gemini

Angela Carini
Angela Carini - Foto Kevin Domas Panoramic

Alessia Mesiano non si ferma più e vince anche il secondo incontro nei -60 kg al Torneo Preolimpico di boxe a Busto Arsizio. Sul ring lombardo la campionessa iridata del 2016, dopo aver superato ieri la svedese Alexiusson, ha vinto ai punti anche contro la messicana Guadalupe Solis quest’oggi, con verdetto però non unanime di 4-1, fatto che decisamente stride con quanto visto: “Il giudizio mi è sembrato strano. Mi sembrava di aver vinto bene tutte le riprese, invece quando c’è stato lo split ci sono rimasta un po’ male. Significa che bisognerà vincere più nettamente le prossime. Ho sentito il calore del tifo e mi è servito“. Domani ai quarti di finale la rivale sarà Loredana Andreea Marin.

Vola ai sedicesimi, invece, la -66 kg Angela Carini, che dà spettacolo sul ring e, con un unanime 5-0, supera la Colombiana Camilo Brava, regalandosi così il pass per i sedicesimi di finale, dove affronterà la forte giapponese Kito. “Già per me è una vittoria essere qui, in un torneo molto importante in cui tutte le avversarie sono forti e tutti i match sono le finali – ha spiegato l’azzurra – Volevo vincere a tutti i costi e ho combattuto con il sangue agli occhi. Dico a me stessa ‘Ultimo chilometro, Angela!’. Ringrazio tutti i coach, per me è una grande vittoria essere qui”. 

Un’ottima Melissa Gemini è stata invece sconfitta nei sedicesimi di finale dei -75 kg contro la polacca Wojcik. Alla E-Work Arena il verdetto ai punti ha lasciato perplessi molti addetti ai lavori dopo un incontro in cui entrambe hanno messo a segno diversi colpi. L’azzurra dopo il verdetto avverso e ingiusto ha preferito non commentare a caldo l’esito dell’incontro, come riporta la Fpi.

Il bolognese Diego Lenzi supera Uulu Bakyt Toktosun, pugile kazako, nell’ultimo match del Preolimpico di pugilato in corso di svolgimento a Busto Arsizio. Per Lenzi, nella categoria 92 chilogrammi, vittoria per decisione unanime. Lenzi si aggiudica i primi due round e – senza mai realmente patire l’avversario – di potenza fa suo anche il terzo lavorando al corpo e andando spesso a bersaglio con la potenza del sinistro. Nonostante un richiamo ufficiale, Lenzi vince anche l’ultimo round.

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