Diego Lenzi, Sirine Charaabi e Angela Carini si qualificano alle Olimpiadi di Parigi 2024 grazie alle vittorie nei quarti di finale del torneo mondiale di qualificazione olimpica di Busto Arsizio. E in serata Alessia Mesiano completa il poker, sconfiggendo la slovacca Miroslava Jedinakova nello spareggio dei 60kg e diventando così l’ottava atleta della spedizione del pugilato italiano ai Giochi.
L’azzurro della categoria +92kg stacca il pass grazie alla vittoria sul pugile del Bahrain Danis Latypov. Lenzi, che nel suo percorso ha battuto Bakyt Toktosun uulu e Ayoub Ghadfa, ha dominato il primo round, trovando subito un buon uno-due, seguito da un montante al corpo. Tutti i giudici gli assegnano un 10-9 e la seconda ripresa, pur essendo più equilibrata della prima, è ancora nelle sue mani. Il bolognese spinge spesso Latypov alle corde trovando buone combinazioni. L’avversario – che si qualificò per le Olimpiadi di Tokyo 2020 – prova ad alzare il ritmo nella ripresa finale, ma Lenzi gestisce bene e si gode un 5-0 che vale Parigi 2024. “Sono felicissimo, è la dimostrazione che se qualcuno vuole una cosa la raggiunge con cuore e anima. Ora mi propongo un nuovo obiettivo: voglio vincere la medaglia d’oro a Parigi”, le sue parole.
A seguirlo subito dopo, sul Ring B, è Sirine Charaabi che nei 54kg batte Ae Ji Im per 4-1 in un match spigoloso ed equilibrato, ma che ha visto la svolta nel primo round con l’atterramento (che vale però ‘solo’ il 10-9) della coreana. Quest’ultima sfoggia uno stile aggressivo, nel tentativo di anticipare l’azzurra, e due giudici su cinque le danno ragione nella seconda ripresa. Non basta però per avere la meglio di Charaabi che si commuove prima del verdetto e conquista il biglietto per Parigi. “Ancora non ci credo, sono felicissima. Sono salita per prendermi il pass e ci sono riuscita. Ragazzi, continuate a credere nei vostri sogni. Voglio essere un esempio, anche per gli italiani di seconda generazione: amate l’Italia, perché guardate l’Italia cosa mi ha permesso di fare”, ha detto a caldo ai media della FPI.
La prima sessione infine si chiude nel migliore dei modi con la vittoria di Angela Carini che domina e vince 5-0 contro la capoverdiana Ivanusa Moreira. Un match mai in discussione quello sul Ring B dei 66 kg. L’azzurra ha più talento e velocità della sua avversaria, che carica molto i ganci ma fatica a trovare la misura. Carini ha più velocità e talento. Colpisce e schiva, dominando tutte e tre le riprese e conquistando il successo per verdetto unanime, che chiude al meglio un percorso che l’ha vista superare Sara Kali, Mai Kito e Gabriela Camilo. Alla fine, nell’intervista a caldo, c’è spazio per le lacrime nel ricordo del papà . LEGGI QUI
In serata, questa volta sul Ring A e supportata dal tifo del pubblico e dei compagni di squadra, a taccare il pass per Parigi è stata Alessia Mesiano. La 32enne, tre volte sul podio ai Mondiali, per la prima volta in carriera raggiunge l’obiettivo Olimpiadi. Un match magistralmente condotto e vinto 5-0, quello contro la slovacca Miroslava Jedinakova nello spareggio dei 60kg. “E’ stata pesante aspettare di combattere fino alle 8 di sera, ormai ero abituata ai match a mezzogiorno. L’avversaria era scomoda, anche se sapevo come boxavaa. Ho fatto un po’ di fatica, anche a causa dell’agitazione. Non è facile tenere tutte le emozioni dentro, far finta che è tutto tranquillo. Però ci sono riuscita e sono contentissima”, le prime parole dell’azzurra ai microfoni della FPI.
Cresce di numero quindi la spedizione olimpica del pugilato azzurro, che prima di Busto Arsizio contava tra i qualificati Salvatore Cavallaro (80 kg), Aziz Abbes Mouhiidine (92 kg), Giordana Sorrentino (50 kg) e Irma Testa (57 kg). L’ultima chance di qualificazione sarà il secondo torneo mondiale di qualificazione, in programma a Bangkok a maggio.