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A Inno russo sbagliato per celebrare la vittoria dell’atleta russa Anastasiia Demurchian, oggi vincitrice del titolo mondiale della categoria fino a 70 chilogrammi (pesi medi leggeri). Alla ‘K.D. Jadhav Indoor Hall’ di Nuova Delhi nel corso della cerimonia di premiazione non e’ stato fatto risuonare il solenne inno della Federazione russa in vigore dal 25 dicembre del 2000 bensi’ le note del Concerto per pianoforte n. 1 di Pyotr Tchaikovsky che era stato utilizzato per celebrare le vittorie alle ultime due edizioni dei Giochi olimpici, Tokyo 2020 e Pechino 2022. L’annunciatore dello stadio si e’ scusato per l’errore e, quando ormai gli spettatori erano usciti, e’ stata organizzata la premiazione con Demurchian sola sul podio ad ascoltare l’inno del suo Paese e sullo sfondo le bandiere. “L’incidente ha rovinato l’atmosfera perche’ volevo che la cerimonia di premiazione andasse come tutte le altre senza errori del genere”, ha detto l’allenatore russo Albert Mutalibov. Ai Campionati mondiali di pugilato che si concluderanno domani nella capitale dell’India, le dodici atlete russe stanno rappresentando la Russia con i suoi colori e la sua bandiera. A consentire la partecipazione della Russia, ufficialmente sospesa assieme alla Bielorussia a seguito dell’invasione militare in Ucraina, e’ stata la Federazione mondiale (Iba) presieduta dal russo Umar Kremlev. E’ dal settembre dello scorso anno che nel pugilato i russi combattono sul ring sotto i colori nazionali. A seguito della presenza della Russia, circa una decina di Nazioni ha optato per il boicottaggio.
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