Floyd Mayweather, la leggenda della boxe (ufficialmente ritirato nel 2017 ma di tanto in tanto nuovamente sul ring per delle esibizioni), è pronto ad affrontare John Gotti III e lo ha sfidato – per ora solo verbalmente – eri notte in Messico, a tre giorni dall’incontro tra i due che sarà anche la rivincita di un’esibizione del giugno del 2023 che si era chiusa con una maxi rissa fra i due clan e che tra le conseguenze per Gotti, ko per squalifica alla sesta ripresa, comportò anche una squalifica di sei mesi.
Mayweather ha parlato in conferenza stampa: “Si tratta sempre di combattere e io rimarrò un combattente fino al giorno in cui morirò. Ora diamoci dentro e diamo spettacolo. Ho girato il mondo e ho affrontato i migliori. Quando si parla di Olimpiadi, mi sono battuto contro i migliori. Sia che si trattasse di un campione del mondo o un medagliato dei Giochi mi sono sempre ritrovato di fronte avversari al top. Quanto al Messico, avete avuto una leggenda come Julio Cesar Chavez: mio zio Roger Mayweather lo ha affrontato due volte, non è riuscito a batterlo, ma ha combattuto due volte contro di lui. Si tratta sempre di competere e di confrontarsi con i migliori. Quindi, sabato è quello che è. Ho già affrontato i migliori. Ero certo che avremmo fatto il tutto esaurito, con me è successo milioni di volte”.
Sarà sold out dal vivo e Dazn trasmetterà in pay per view l’esibizione tra il pugile imbattuto per vent’anni e 50 incontri e John Gotti, nipote dell’omonimo padrino di una nota famiglia mafiosa, anche lui presente in conferenza e desideroso di voltare pagina rispetto a quanto successo oltre un anno fa: “Questa sfida può dettare il corso del mio futuro nella boxe. Da punto di vista pugilistico, ho cattive intenzioni. Dopo tutto quello che è successo l’ultima volta, vedremo chi uscirà dal ring per primo: sarà un match durissimo, e molto interessante. Non lasciatevi ingannare da Mayweather, sta prendendo la cosa sul serio, verrà a combattere. Sono uno dei pochissimi ad avere avuto la possibilità di una rivincita contro Floyd, che è uno dei più grandi combattenti che abbia mai allacciato i guantoni da boxe. Essere sul ring contro uno di quel calibro mi entusiasma. Ho visto il suo meglio, lui non ha visto il mio. Una cosa molto intrigante di questa esibizione sarà il conteggio dei tifosi presenti e conoscere il numero degli acquisti in pay per wiew. So cosa aspettarmi. Ho sentito i pugni di Floyd, l’ho visto muoversi. A 47 anni è ancora in forma e io mi sono preparato un anno per tornare ad affrontarlo: ora dobbiamo solo ‘entrare in trincea’ e combattere. Non c’è altro modo. Se lui deve essere messo al tappeto, o se devo andare io al tappeto, così sia. Qualunque cosa debba accadere, accadrà”.