[the_ad id=”445341″]
Metti uno youtuber che fa la boxe e il fratellastro del pugile più famoso in un ring in Arabia Saudita. Poi aggiungi Mike Tyson, Deontay Wilder e Cristiano Ronaldo sugli spalti. Risultato: milioni di telespettatori e un incasso da record per una sfida tra due atleti alle prime armi, ma con una popolarità mediatica senza precedenti. Jake Paul ha perso per la prima volta nella sua breve carriera di pugile e lo ha fatto non appena l’asticella sul ring si è alzata un minimo. A Diriyah Tommy Fury, fratellastro di Tyson, lo ha battuto per split decision dopo otto round equilibrati, che non hanno deluso le aspettative dell’enorme pubblico virtuale. Paul, youtuber, reduce da sei vittorie contro avversari appartenenti al mondo delle arti marziali miste, subisce la sua prima sconfitta nel primo match vero e proprio contro un pugile. Ma è una caduta che ha il dolce sapore del successo mediatico, con una cifra record incassata da entrambi e una popolarità che alcuni campioni del mondo sognerebbero di avere.
Alla fine il bluff sportivo si è rivelato? Solo parzialmente. Di certo è bastato un novellino come il 23enne di casa Fury (sei incontri in carriera, tutti con atleti di basso livello) per rimettere lo youtuber californiano al suo posto. Ma quest’ultimo ha ben figurato, dopo aver sfidato in carriera solo ex atleti di mma. Il primo colpo pesante del match peraltro è di Jake Paul che schiva un diretto di Tommy e lo punisce con un overhand che infiamma la platea. Per il resto Fury si affida al suo jab e ai quasi 7 centimetri di vantaggio in allungo per costruirsi credibilità nei cartellini dei giudici, ma all’ultimo round subisce un discusso conteggio. Non basta. Perché due giudici hanno segnato l’incontro 76-73 per Tommy Fury, mentre un terzo ha favorito Paul per 75-74. Anche i numeri danno ragione al britannico che ha portato a segno 88 dei suoi 302 pugni, rispetto ai 49 dei 157 di Paul. Alla fine ci sono parole di elogio: “Jake è un ottimo pugile”, ammette Fury, che ora è chiamato ad alzare l’asticella. “Questa è stata boxe di alto livello, per questo livello”, le parole di Shawn Porter, l’ex campione mondiale dei pesi welter, ora opinionista di Espn. Tradotto: nessuno dei due diventerà campione del mondo, ma i milioni di telespettatori si sono divertiti. E ne è valsa la pena.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]