Per una volta si può fare un’eccezione: non sono tre indizi a fare una prova. Nel caso del salto di qualità definitivo di Guido Vianello ne bastano due perché dopo la bellissima prestazione (con sconfitta discutibile ai punti per split decision) contro il forte Efe Ajagba dello scorso aprile, il pugile romano ha dato vita sul ring ad un’altra prova di livello altissimo e stavolta, battendo per ko tecnico Arslanbek Makhmudov, ha ottenuto quella che è una delle vittorie più prestigiose degli ultimi 20 anni per la boxe italiana. Un’impresa che proietta probabilmente Vianello alle porte della top 15 dei pesi massimi, una categoria di peso che ha visto solamente due campioni del mondo italiani nel corso della storia: Primo Carnera e Francesco Damiani. È presto, prestissimo, per puntare ad una sfida contro Usyk, Joshua o Fury, ma l’Italia ha scoperto di avere un talento che può far sognare e che può scalare ulteriormente la classifica di giganti. Una boccata d’ossigeno dopo la spedizione deludente dei pugili azzurri a Parigi 2024.
Al Centre Videotron di Quebec City è un dominio. E i numeri riflettono quanto visto sul ring: sono 24 i colpi a bersaglio di Makhmudov contro i 108 di Vianello. La serataccia del 35enne russo-canadese, protagonista di 19 vittorie (18 delle quali per ko) e 1 sconfitta in carriera, nono nel ranking WBC e quindicesimo in quello IBF, inizia già nei primi istanti del primo round, quando Vianello stampa un montante e un sinistro preciso sul suo volto. Il montante è un colpo chiave nel piano gara dell’italiano, che ne piazza due nel solo terzo round. Un messaggio chiarissimo a Makhmudov, che fatica a trovare le misure alle combinazioni di Vianello. Più veloce, più lucido, l’italiano dimostra di avere anche la mano pesante. Un gancio destro nella quarta ripresa travolge le certezze rimanenti del canadese, che subisce un altro colpo duro nel sesto periodo. L’occhio sinistro di Makhmudov a malapena si apre e nella settima ripresa il 35enne appoggia persino i guantoni al tappeto, ma l’arbitro non se ne accorge e fa continuare. Un’altra tempesta di colpi accompagna il russo-canadese all’angolo, dove il medico dice basta prima dell’ottava ripresa. Guido Vianello vince per ko tecnico e si gode una delle migliori prestazioni della storia recente della boxe italiana.