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A 37 anni un’altra pagina di storia. Giovanni De Carolis vince a Milano e batte per ko tecnico al quinto round Daniele Scardina che perde l’imbattibilità nell’incontro più duro della sua carriera e si vede scippare la cintura intercontinentale WBO dei pesi supermedi. L’ex campione del mondo si conferma pugile da trasferta, dominando un incontro condotto con la tattica perfetta contro il pugile di Rozzano. De Carolis prende subito l’iniziativa, al primo round arriva il primo gancio pesantissimo: Scardina barcolla, ma tiene. Nella seconda ripresa altro gancio, stavolta col sinistro, Scardina resiste. L’unico round equilibrato del match è il terzo, ma è solo la quiete prima della tempesta.
Al quarto round De Carolis si scatena: destro durissimo, Scardina va giù e c’è il conteggio. Le gambe sono molli, Scardina non c’è e solo la campana lo salva. Ma lo stop anticipato è solo rimandato alla quinta ripresa: Scardina va giù dopo l’ennesima sequenza di colpi, l’arbitro non può fare altro che fermare l’incontro. Esplode la gioia all’angolo De Carolis che abbraccia Italo Mattioli. Alla fine regna la sportività con l’abbraccio tra i due principali supermedi d’Italia. Il numero 1 è Giovanni De Carolis che vince a Milano in un’altra pagina di una carriera mitica. Un passo indietro durissimo per Scardina che esce ridimensionato davanti al suo pubblico. Ora per De Carolis nuove possibilità , a partire da una nuova chance per il titolo europeo a pochi mesi da quella sconfitta contro Richards che per qualcuno era il preludio al ritiro. Niente ritiro, anzi il rilancio. Una vittoria prestigiosa, contro uno dei pugili italiani più ‘chiacchierati’ all’estero. Scardina torna a Miami con una carriera da ricostruire, De Carolis va a Roma da numero 1 d’Italia dei supermedi.
Le parole di De Carolis dopo il match a Dazn: “Mi sento benissimo, l’età è solo un numero. Non avrei accettato l’incontro, se non fossi stato bene. L’incontro? Non ho forzato perché non volevo dare troppo subito. Ho avuto pazienza, le prime riprese le ho vinte bene. Poi ho lavorato col colpo migliore, che è il gancio destro. Ho studiato bene Daniele, lavora bene al corpo, dovevo stare attento contro un pugile duro. L’atmosfera è importante, a volte ho avuto difficoltà in passato. Per me è un orgoglio combattere in Italia, davanti a tutte queste persone”.
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