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“Vecchio a chi?“, è la scritta che campeggia a San Giovanni sotto un murales di Francesco Totti. Un altro romano, un altro ex campione del mondo, un altro simbolo del suo sport ora cerca l’ennesimo successo di una grande carriera: Giovanni De Carolis sfida Daniele Scardina per il titolo intercontinentale WBO e per aprirsi nuove porte nell’universo ricchissimo dei supermedi. “Sono al top della forma e quindi sono sicuro di batterlo“, assicura De Carolis, 37 anni di età, 41 avversari affrontati, 30 vittorie, 10 sconfitte e un pareggio. “La metà dei miei 41 incontri erano per un titolo…”, ci tiene a sottolineare, forse quasi una frecciata a Scardina che di avversari ne ha sfidati 20, ma con i soli Nunez e Doberstein di discreto livello. Anche Italo Mattioli, il suo allenatore alla palestra Team Boxe Roma XI, è carico: “Sa che battendo Daniele per il titolo intercontinentale WBO potrebbero aprirsi nuove porte verso traguardi prestigiosi”. Già ma quali? Difficile immaginare una nuova sfida mondiale, un po’ per motivi anagrafici e un po’ perché l’ultima sconfitta contro Richards potrebbe aver tagliato fuori De Carolis dai piani alti dei supermedi. Mai dire mai, però. “Se mi desse una possibilità sarei così felice che negli Stati Uniti ci andrei anche a nuoto”, disse un anno fa riferendosi a Canelo Alvarez. Un sogno, senza dubbio, ma che un ex campione del mondo può permettersi.
L’ALTRO SCENARIO: SCARDINA BATTE DE CAROLIS
Conquistare una cintura prestigiosa a 37 anni sarebbe già un grande traguardo e una chiusura del cerchio, ma il ritiro sembra un’opzione ancora remota stando alle dichiarazioni del diretto interessato e del suo team. Quindi, occhio ad uno scenario tipico in caso di vittoria: il rematch. Scardina è più giovane di De Carolis, è ancora imbattuto e ha un grande pubblico che lo segue. Se dovesse perdere, potrebbe guadagnarsi una rivincita, stavolta però nella Capitale. Ma occhio anche al terzo incomodo: Ivan Zucco, che di recente ha battuto Nikolic e ha portato il suo record sul 16-0 con tanto di cintura internazionale WBC. Un derby italiano tira un altro. Una cosa è certa. La carriera di De Carolis insegna una cosa: lui non si tira indietro. E poco importa se a Milano affronterà un pugile milanese in ‘trasferta’. Per uno che ha combattuto in Ucraina, Australia, Inghilterra e Danimarca, è un ‘affare’ di routine. Per uno che ha addirittura strappato una cintura mondiale ad un tedesco in Germania, allora, forse è anche un piacere.
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