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Giovanni De Carolis trova la vittoria nel 44esimo match della sua carriera. Al Palafiljkam di Ostia (nella serata organizzata dalla sua promotion), l’ex campione del mondo dei supermedi si impone ai punti contro il brasiliano Douglas Ataide, ma quello dei giudici è un verdetto che fa discutere. L’italiano non esulta, fa segno di ‘no’ col dito e alza il braccio dell’avversario, arrivando a riconoscere l’ottima prestazione del suo rivale. Ad Ostia non c’era un titolo in palio, ma a fine anno De Carolis sarĂ protagonista del match europeo contro Kevin Lele Sadjo. L’inizio è equilibrato, Ataide sfoggia subito tanti diretti ben assestati. De Carolis fatica a prendere le misure, ma nel terzo round lascia partire due ganci duri. Col passare dei minuti, però, Ataide sale di livello, pressando l’italiano che nel quinto round inizia anche a perdere sangue dal naso. De Carolis trova la reazione giusta solo nel finale. Un segnale arriva nell’ottava ripresa quando un gancio sinistro dell’italiano fa barcollare leggermente Ataide, che supera il momento di difficoltĂ . I giudici così premiano De Carolis che alza il braccio dello sfidante. Un bel gesto di un campione che stasera sul ring è apparso un lontano parente del pugile che riuscì a battere per ko Daniele Scardina un anno fa. ServirĂ un altro De Carolis contro Sadjo per salire sul tetto d’Europa.
Poco dopo De Carolis è salito sul ring per una dichiarazione: “Sono fortunato, ho accanto a me una squadra piena di persone che lavorano col cuore. Non è semplice tirare su l’evento, ma con le persone giuste diventa tutto piĂą liscio. Sappiamo tutti quanti che la boxe è in difficoltĂ , io provo a far fare attivitĂ ai ragazzi qui da noi. Le cose semplici non ci piacciono. Il match? Stasera è stato difficile, mi sono congratulato col mio avversario. Stasera sono andato sotto tono, questa cosa mi fa innervosire, soprattutto a caldo. Devo migliorare su alcune cose, a volte si fa una bella prestazione, altre no. Merito al mio avversario che ha boxato bene, io non ho trovato soluzioni. Devo allenarmi ancora piĂą forte per essere pronto la prossima volta. Il match europeo? Nel mirino c’è il titolo, ma non posso fare una prestazione del genere se voglio vincere. Sfiderò un avversario diverso, devo lavorare tanto come ho fatto sempre da 20 anni a questa parte”.
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