Una vera e propria tragedia ha scosso il mondo della boxe. Il pugile portoricano Paul Bamba è morto all’età di 35 anni. A dare la triste notizia sono stati la famiglia e il suo agente, il cantante Ne-Yo. Una notizia sconvolgente che è arrivata a sei giorni di distanza dalla conquista del titolo WBA Gold nei 90 kg contro Rogerio Medina al sesto round dell’incontro che si è svolto in New Jersey. Un duello che, tra l’altro, aveva consegnato Bamba alla storia per aver battuto il record di Mike Tyson di match vinti in un anno per KO, ben quattordici.
Morte Paul Bamba, il comunicato
“È con profonda tristezza che annunciamo la morte del nostro amato figlio, fratello, amico e campione di boxe Paul Bamba, la cui luce e amore hanno toccato innumerevoli vite – si legge nel comunicato diffuso dalla famiglia e dal manager del pugile –. Era un combattente feroce e sicuro di sé con un’implacabile ambizione di raggiungere il massimo. Ma più di tutto era un individuo straordinario che ha ispirato molti con la sua determinazione. Siamo devastati dalla sua morte e chiediamo gentilmente privacy e comprensione in questo momento difficile mentre affrontiamo collettivamente il nostro dolore”.
“La boxe ha letteralmente salvato la mia vita”
Una storia molto particolare, quella di Paul Bamba, che grazie alla boxe ha trovato il riscatto dopo aver anche passato un periodo della sua vita da senzatetto. La boxe come mezzo per ricostruire la propria vita, dagli allenamenti nel Bronx ai match dove la paga era di dieci dollari a round prima di essere guidato da tecnici come Aaron ‘Superman’ Davis and Bobby Miles, che lo hanno indirizzato al professionismo nel 2021. Da lì la risalita e la volontà di affrontare Jake Paul, chiamato in causa con la speranza di ottenere un match di alto livello. Prima della triste notizia, a cui lo stesso Paul, così come tanti altri esponenti di questo sport, hanno reagito manifestando il proprio cordoglio.