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Ci sono round che restano impressi nella memoria. La seconda ripresa dell’incontro di unificazione delle cinture dei pesi mediomassimi che ha visto Artur Beterbiev (WBC e IBF) demolire Joe Smith jr. (WBO) per ko tecnico è uno di quelli. Devastante. Non ci sono altri aggettivi per descrivere la prova del russo in quello che a 37 anni è il suo 18esimo incontro da professionista in carriera. Tutti vinti. Tutti prima del limite. Alle spalle una vita da dilettante, con un’Olimpiade a Londra chiusa da Oleksandr Usyk, quando un match tra un ucraino e un russo poteva ancora avere soltanto un significato puramente sportivo. Se oggi Usyk è campione mondiale dei pesi massimi, Beterbiev si conferma tra i pugili migliori del panorama dei mediomassimi. Tutti avvisati: da Bivol a Canelo.
All’Hulu Theatre del Madison Square Garden non c’è storia. Beterbiev è un 185 cm di sagoma sfuggente. Evita i colpi di Smith e persino le sanzioni alla Russia. Cittadino canadese e residente a Montreal, il ceceno sale sul ring indicato negli schermi tv dalla Maple Leaf. A cinque secondi dalla fine della ripresa inaugurale, c’è l’atterramento: overhand destro dalla media distanza e Smith col ginocchio a terra. Lo statunitense di origini irlandesi – 28 vittorie su 32 in carriera – chiude il primo round con la faccia di chi ne ha combattuti sei. Beterbiev è spietato finalizzatore, si sa, e nella seconda ripresa non basta il coraggio di Smith. Pronti, via, altra sassata che piega le gambe di Smith. Passano pochi secondi e l’americano va di nuovo giù, stavolta non per un colpo singolo ma per una selvaggia sequenza che mette in evidenza tutta la varietà del russo. A quaranta secondi dalla fine la facilità con cui Smith incassa due montanti consecutivi convince l’arbitro Harvey Dock a fermare il massacro. “Voglio unificare la divisione”, ha detto Beterbiev. Manca la cintura WBA che è nelle mani di Dmitry Bivol, che ha recentemente difeso il titolo contro Canelo. “Voglio sfidarlo, abbiamo bisogno di un incontro di questo tipo”, aggiunge il russo-canadese costretto a vedersela prima contro Anthony Yarde, sfidante obbligatorio per la WBO. C’è già la probabile data: 22 ottobre.
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