Anthony Joshua batte un colpo nel momento più difficile della sua carriera. Alla O2 Arena di Londra, l’ex campione del mondo dei pesi massimi vince per ko contro Robert Helenius grazie ad un devastante diretto destro arrivato al settimo round. Dopo la doppia sconfitta contro Usyk e la vittoria poco convincente con Jermaine Franklin, Joshua aveva bisogno di un successo fragoroso prima del limite contro Helenius, sfidante di riserva dopo il test antidoping fallito da Dillian Whyte. Il ko è arrivato (con sei round di ritardo rispetto a quanto fatto da Wilder lo scorso ottobre contro il finlandese), ma si è inserito nel contesto di una prestazione al di sotto delle potenzialità dell’oro di Londra 2012, apparso ancora una volta il lontano parente del pugile che salì sul tetto del mondo.
Avendo preparato il match su un avversario diverso sia fisicamente che tecnicamente, Joshua spende un round per studiare l’avversario. Helenius è attivo e coraggioso, cerca il jab al corpo e al viso ma nella seconda ripresa incassa parzialmente un buon gancio sinistro che dà fiducia a Joshua. AJ ha bisogno di colpi puliti per acquisire fiducia e nel terzo periodo sfodera un ottimo diretto destro dopo aver penetrato la guardia avversaria col jab di disturbo. Lo spunto non manca a Joshua, che però fatica ad acquistare continuità d’azione, riservando ad Helenius solamente colpi isolati. Sono le prove generali per il colpo del ko del settimo round, proprio quando i tifosi di Londra avevano iniziato a fischiare. Col jab Joshua misura il colpo, cerca il corpo e poi scarica il destro che vale la vittoria. Da quel diretto potrebbe ripartire la carriera di un pugile che ora deve risalire la montagna dei pesi massimi. Il primo avversario potrebbe essere Deontay Wilder, che ad oggi partirebbe favorito contro Joshua. L’alternativa è il derby inglese contro Tyson Fury, che detiene il titolo mondiale WBC.