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Andy Ruiz jr torna sul ring a più di un anno di distanza dal successo contro Chris Arreola e batte Luis Ortiz per decisione unanime (114-111, 113-112, 114-111) nel main event della Crypto Arena di Los Angeles. L’eliminatoria WBC sorride al pugile di origini messicane, che si presenta con lo stesso peso del primo, storico match contro Joshua ma con un fisico molto più definito, a testimonianza del duro lavoro di questi mesi. Nel secondo round Ortiz va al tappeto due volte: prima per un diretto destro dell’ex campione del mondo, poi per un immediato gancio destro che gli fa perdere l’equilibrio. Ortiz recupera, subisce, ma dalla quinta ripresa inizia ad imporre distanza e ritmo fino al settimo round. A venti secondi dalla fine della ripresa, infatti, Ortiz viene raggiunto da un gancio destro di Ruiz alla tempia e va giù. Il cubano si rialza, deve cambiare piano e andare per il ko nei minuti finali. Ma quello ad andarci più vicino è Andy Ruiz che spegne per un attimo la luce dell’avversario con un grande diretto destro nell’undicesimo round. Si va ai punti e il verdetto è annunciato.
Andy Ruiz torna nei piani alti dei pes massimi e torna a far sentire la sua voce nel grande gioco che porterà la boxe ad avere il primo campione indiscusso della divisione regina nell’era delle quattro cinture. Per lui si prospetta una sfida contro Deontay Wilder, presente sugli spalti. “Voglio tornare campione del mondo, sono affamato, voglio riportare le cinture in Messico. Io e Wilder siamo nella stessa organizzazione (Premier Boxing Champions ndr) e questo incontro si può fare. Facciamolo”, le parole di Ruiz. Anche lo statunitense, ex detentore del titolo WBC, è d’accordo: “Sì, siamo sempre alla ricerca di match eccitanti e fantastici“. Prima, però, Wilder deve superare Robert Helenius, suo prossimo sfidante ad ottobre.
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