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Terremoto nel reatino, il dolore del mondo dello sport

Giovanni Malagò - Foto Nizegorodcew/Sportface

Interi paesi risucchiati dalla terra, macerie, vite spezzate (almeno 38 secondo un bilancio ancora provvisorio). Il terremoto di magnitudo 6.0 che ha colpito questa mattina il centro Italia (Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche le regioni interessate) ha sconvolto la cartina geografica di un’area vastissima: Amatrice, Accumoli nel reatino e Arquata del Tronto nel piceno sono stati letteralmente devastati. E lo sciame sismico non accenna a placarsi, con un’ultima forte scossa registrata intorno alle 14.00 con epicentro ad Arquata del Tronto.

Palasport e campi sportivi, che in condizioni normali rappresentano i luoghi prediletti per lo svago e la spensieratezza, diventano ora centri di accoglienza in cui mettersi al riparo, dove coordinare i soccorsi e piangere i propri cari. Lo sport, molto spesso collante delle piccole comunità, si trasforma – grazie alle infrastrutture di cui necessita e che vengono messe a disposizione degli sfollati – in un’ancora di salvezza per chi ha perso tutto.

E anche il mondo delle istituzioni sportive ha fatto sentire la propria vicinanza alle popolazioni colpite dalla tragedia. Il presidente del Comitato olimpico nazionale Giovanni Malagò ha espresso il suo cordoglio alle famiglie delle vittime e a tutti coloro che hanno perso tutto nelle ultime ore: “A nome personale e di tutto il mondo sportivo italiano esprimo il più sincero cordoglio alle famiglie delle vittime del sisma che ha devastato il Centro Italia. In questo momento di dolore, lo sport si stringe con solidarietà attorno alle popolazioni colpite. Oggi siamo, e lo saremo domani, sempre al vostro fianco”.

Inoltre, Malagò ha annunciato che tutte le manifestazioni sportive che si disputeranno sul territorio italiano a partire da oggi e per tutto il fine settimana verranno precedute da un minuto di silenzio per ricordare le vittime del sisma.

Anche la Lega di Serie A, attraverso le parole del suo presidente Maurizio Beretta, ha voluto manifestare la propria vicinanza alle popolazioni del Lazio, dell’Abruzzo, delle Marche e dell’Umbria: “È una tragedia che ferisce tutto il Paese. Il mondo del calcio saprà, come sempre, dare il proprio contributo e sostegno, ora bisogna solo sperare che il numero delle vittime non aumenti e lasciar lavorare i soccorsi, ai quali va il nostro sentito ringraziamento per quanto stanno facendo”.

Anche le due realtà calcistiche più importanti della regione, Lazio e Roma, che hanno migliaia di supporter nell’area interessata dal terremoto, hanno voluto mandare un messaggio di conforto. In un tweet la società biancoceleste ha detto di “pregare per le vittime del terremoto nel Centro Italia ed esprime il proprio cordoglio a tutte le famiglie colpite“. La Roma “piange le vittime del terremoto del centro Italia e si stringe attorno alle famiglie colpite dal tragico evento di questa notte”. Anche altre formazioni di serie A e B, sempre dalle pagine dei social network, hanno voluto lanciare un segnale di vicinanza alle comunità interessate dallo sciame sismico.

E non mancano le iniziative volontarie delle società sportive locali. Il centro regionale di atletica leggera ha organizzato due raccolte di beni di prima necessità allo stadio Paolo Rosi e allo stadio Nando Martellini di Roma. Il Real Rieti, squadra di serie A di Calcio a 5, infine, ha annunciato che da oggi e per tutto l’arco della stagione agonistica, lancerà delle iniziative di solidarietà volte ad aiutare le vittime di questo giorno in cui – si legge in una nota della società – oltre alla terra, hanno tremato le nostre certezze”.  

 

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