Lara Gut ha trionfato nel superG di Val d’Isére, valevole per la Coppa del Mondo 2016/17, facendo registrare il tempo di 1:23.24. La campionessa ticinese ha compiuto una prestazione straordinaria, mossa da una profonda voglia di riscatto per le deludenti prove realizzate di recente. Al secondo posto si è piazzata Tina Weirather, distaccata di 13 centesimi. Terza è arrivata la nostra Elena Curtoni, con un ritardo di un secondo e 21 centesimi. Purtroppo, Sofia Goggia è uscita. L’eccessiva velocità, nel settore centrale della discesa, l’ha portata fuori linea facendole saltare una porta. Rimane un grande rammarico per sua prova, visto che gli intermedi la segnalavano in vantaggio sulla Gut.
Elena Curtoni è stata la migliore delle azzurre. Fino alla parte centrale della discesa ha eseguito una gara perfetta, facendo registrare degli ottimi intermedi. Ma un errore di linea nel finale, in coincidenza di un cambio di direzione, le ha fatto perdere preziosi centesimi. Nadia Fanchini, partita con il pettorale numero uno, ha realizzato una buona prestazione. Dal punto di vista tecnico, non ha commesso grandi errori. Ed è riuscita a non rallentare eccessivamente la propria azione nelle fasi più complesse del tracciato. Alla fine si è piazzata quarta, alle spalle della Curtoni, distaccata di pochi centesimi dal podio. Francesca Marsaglia ha commesso qualche errore di troppo in vari settori del percorso di gara. Tutto sommato la sua performance è stata buona, arrivando nona. Peccato per Federica Brignone. La valdostana ha fatto risultare uno dei migliori parziali della giornata, in coincidenza del settore centrale del tracciato. Ma un ritardo di linea nelle porte finali le ha fatto perdere tutto il vantaggio, terminando 16esima. Johanna Schnarf ha forzato troppo i cambi di direzione, spigolando eccessivamente e rallentando la propria azione. In conclusione, si è piazzata 13esima. Gara deludente per Elena Fanchini, arrivata 19esima.
Il tracciato odierno è stato disegnato dagli allenatori della squadra austriaca, in modo piuttosto tecnico. Le porte sono state distanziate in modo differente in tre diverse parti della discesa, costringendo le atlete a repentini cambi di ritmo. Nella parte alta la distanza è stata di 55mt, con due difficili chicane da affrontare. Mentre, all’altezza della parte centrale, è stata addirittura di 52mt. Le condizioni del manto nevoso sono risultate in ottime condizioni. Si ricorda, che la pista Oreiller-Killy in versione superG, parte circa 150 metri più in basso rispetto al percorso della discesa libera.