Sono passati pochi minuti dalla vittoria di Peter Fill della Coppa di specialità di discesa libera, la prima della storia per un italiano. “Non mi sono reso conto immediatamente di quel che avevo fatto”, dice Fill arrivato al traguardo al decimo posto della gara. “Era una situazione complicata, perché quando sono arrivato al parterre non sapevo se ce l’avevo fatta o meno, poi sono arrivati gli altri a complimentarsi ed ho capito. È stata una stagione difficile e sono orgoglioso di avercela fatta, me la sono meritata questa Coppa perché sono stato regolare per tutta la stagione. È stata una sensazione bellissima, un sogno che è diventato realtà per me oggi. Ho lavorato tanto ed ho lavorato sodo per questo, oggi non è stata la mia miglior gara, avevo anche molta tensione addosso, ma alla fine è andato tutto perfettamente. Sono il primo italiano a riuscire a vincere questa Coppa e sono contentissimo, era il mio obiettivo e stasera faremo festa tutti assieme. Partire per ultimo non è stata la migliore sensazione, ero lassù da solo e non sapevo cosa stessero facendo gli altri. Al traguardo non sapevo come era andata, poi Steven Nyman si è avvicinato e mi ha detto che avevo vinto. Ero contentissimo e penso che tutti abbiate visto le mie emozioni. Non ho voluto prendere troppi rischi in gara, anche se la pista non era nelle migliori condizioni, c’era buio. Ma ho rischiato molto nelle altre gare della stagione e ho gareggiato con tanta costanza, sempre restando in top 10… poi la vittoria a Kitzbuehel è stato il migliore momento di tutti, sicuramente”.
Un pensiero anche ai diretti avversari Aksel Lund Svindal e Dominik Paris, entrambi sfortunati in diverse maniere, finiti sul podio della specialità: “Se la sarebbero meritata anche loro, ma purtroppo si sono fatti male. Questo è lo sport e ci vuole un po’ di fortuna e questa volta ce l’ho avuta io”.
Assieme a lui a St. Moritz una trentina di tifosi del fan club di Castelrotto e parte della famiglia del 33enne, il padre Luis e la moglie Manuela. “Ringrazio la mia famiglia per essermi stata vicino, è il risultato più importante che avrei mai potuto conquistare in carriera dopo le medaglie mondiali. E riuscirci per primo in Italia è ancora più bello”.