“Non mi basta più partecipare nel circuito maggiore, ho voglia di raggiungere dei buoni risultati”. In questa frase c’è racchiusa l’ambizione di Emanuele Buzzi, sciatore nato nel 1994 in quel di Sappada e con tanta voglia di lasciare il segno, non solo sulla neve fresca, ma anche per quel che riguarda le classifiche. Sì, perché Emanuele si sta avvicinando passo dopo passo ad un livello sempre più alto, l’età è senza dubbio dalla sua, ma non vuole adagiarsi sugli allori come racconta in esclusiva per Sportface.it: “Sono consapevole che adesso diventerà tutto più difficile perché inizieranno le gare vere, non posso dire di essere già pronto per i grandi livelli”. Ma dentro di sé alimenta i suoi sogni, come quello che si è avverato poche settimane fa gareggiando a Kitzbuehel: “È stata un’esperienza incredibile, la più importante che abbia avuto finora”. Un ragazzo tranquillo e divertente che a detta sua riesce ad andare d’accordo con tutti. Un ragazzo da seguire e da tifare.
Hai esordito in Coppa del Mondo in Val Gardena nel 2014. Che emozioni hai provato?
Sicuramente una grande emozione perché penso che partecipare ad una gara di Coppa del Mondo sia l’obiettivo di ogni sciatore… certo che una volta averla fatta hai subito voglia di raggiungere anche dei buoni risultati e non ti basta più solo partecipare al circuito maggiore.
A proposito di emozioni, com’è gareggiare nel tempio dello sci, a Kitzbuehel?
Kitzbuehel è stata un’esperienza incredibile, penso la più importante a livello sciistico che abbia mai avuto finora. Fin da bambino è la gara che guardi con più interesse e gareggiarci è stato un bel traguardo, anche se non ho fatto la discesa ma solo il superG.
Specialità preferita?
Diciamo che non ho una disciplina che non mi piace, ma ovviamente quella in cui raggiungi i migliori risultati diventa quasi sicuramente quella preferita. Senza dubbio adoro la velocità! Negli ultimi anni ho sempre preferito il superG, ma ultimamente la discesa mi piace sempre di più! Ma quest’anno mi sono dedicato molto anche allo slalom gigante.
In Coppa Europa hai portato a casa delle vittorie importanti, sei pronto per il salto di qualità?
Quest’anno sono molto soddisfatto dei risultati che ho raggiunto nelle gare di Coppa Europa perché ho avuto una buona crescita rispetto al mio livello dell’anno scorso. Sono consapevole che adesso diventerà tutto più difficile perché inizieranno le gare ‘vere’ e soprattutto arriveranno le gare decisive. Se sono pronto non lo posso ancora dire, devo prima gareggiare nel circuito maggiore con più continuità.
Gli obiettivi di questa seconda parte di stagione?
Per quanto riguarda la Coppa Europa ci saranno ancora le finali in Austria a Saalbach e saranno molto importanti per consolidare il posto nella classifica di specialità e vincere la Coppa, assicurandomi un posto in Coppa del Mondo. Un altro obiettivo era quello di riuscire a fare i primi punti in Coppa del Mondo e ci sono riuscito in Corea, è stato un ulteriore step!
Il programma da qui a fine stagione?
Da qui in avanti, come ho detto prima, mi concentrerò sulle ultime gare in Coppa Europa. E poi a fine stagione, come ogni anno, c’è l’appuntamento con i campionati Italiani.
Pregi e difetti del carattere
Domanda sempre difficile perché dovrebbero essere gli altri a dirlo… comunque penso di essere un ragazzo socievole e divertente che riesce ad andare d’accordo con tutti. A volte tendo ad essere un po’ superficiale e a non dare il giusto peso alle cose.
La giornata tipo?
La mia giornata tipo è la seguente: sveglia, abbondante colazione, partenza per gli impianti, ricognizione del tracciato, riscaldamento motorio e sugli sci, gara… Poi pranzo, se c’è tempo riposo un po’, poi atletica (palestra, corsetta, gioco), analisi video della gara ed allenamento, doccia e cena. Tutte queste attività alternate a giretto sui social network, lettura news online e, perché no, anche magari di un bel libro.
Ti ispiri a qualche sportivo in particolare?
Sugli sci il mio idolo è sempre stato Bode Miller!
Tre cose che ami fare e tre cose in cui sei negato
Per quanto riguarda cosa mi piace fare direi: sciare [risata], giocare a golf e ascoltare musica. Cosa in cui non sono capace: purtroppo giocare a calcio.