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Come già a Madrid nell’ultima gara di Coppa del Mondo prima di questo Grand Prix di Mosca, è una sola stoccata a negare un acuto vero a Luca Curatoli: allora era per l’accesso alla finalissima per l’oro, quest’oggi per una vittoria di grande prestigio negli ottavi di finale contro il numero uno del ranking e campione del Mondo in carica, il russo Alexey Yakimenko, che con il 15-14 finale nega al talentuoso sciabolatore partenopeo, autore comunque di un’ottima prova, l’ingresso fra i migliori otto della prova forse più prestigiosa del calendario di Coppa per quanto riguarda quest’arma.
La vittoria finale è del coreano Junghwan Kim, al quinto successo in prove di Coppa del Mondo in carriera, che supera in una finale tutta asiatica la vera sorpresa della giornata, il cinese Yinming Xu, relegato al numero 48 della classifica mondiale prima di questo weekend di gloria: 15-7 il punteggio finale per Kim, con Xu che già contro pronostico ha poi sofferto di crampi nella parte finale dell’assalto. Sul terzo gradino del podio salgono il francese Vincent Anstett e il beniamino di casa Nikolay Kovalev.
Per Curatoli il percorso verso il tabellone dei 16 era stato caratterizzato dalle vittorie contro il romeno Badea (15-8) e quindi contro un altro azzurro, Riccardo Nuccio (15-9). Quanto invece agli altri azzurri in gara quest’oggi a Mosca, si conferma la tendenza dell’ultimo periodo che vede un buon numero di qualificati al tabellone principale ma non altrettanti capaci di superare i primi assalti di giornata, a testimonianza dell’alto livello generale raggiunto dalla sciabola maschile.
E così si fermano al turno dei 32 Diego Occhiuzzi (15-14 dal georgiano Bazadze), Enrico Berrè (15-14 dallo statunitense Homer), Alberto Pellegrini (15-12 dall’ungherese Szilagyi), Luigi Miracco (15-12 dal tedesco Szabo), e ai 64 Luigi Samele (15-13 dall’americano Spear), Lorenzo Romano (15-9 dal bielorusso Buikevich), Leonardo Affede (15-13 da Xu), Gabriele Foschini (15-9 dal russo Motorin) e Giovanni Repetti (15-9 dall’ungherese Szatmari).