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“Se Raggi vincesse al ballottaggio contro Giachetti sarei preoccupato per la sorte della candidatura olimpica di Roma per il 2024, ma non avrei timore”. Queste le dichiarazioni del vice presidente del comitato promotore di Roma 2024 Luca Pancalli che, in un’intervista su Repubblica.it, esprime la sua preoccupazione per un’eventuale vittoria al ballottaggio della candidata a sindaco del Movimento 5 Virginia Raggi e il suo no ai Giochi Olimpici nella Capitale. Durante la campagna elettore infatti la grillina aveva detto che “la città non può permettersi l’Olimpiade” e che “è criminale parlare di Olimpiade quando Roma muore affogata nel traffico e nelle buche”.
“Sono convinto che un sindaco debba valutare senza pregiudizi le opportunità che un’Olimpiade offre alla città, sia dal punto di vista economico che culturale – spiega il presidente del Comitato Italiano Paralimpico – E sono fiducioso che, se Raggi diventasse primo cittadino, possa e debba farlo. Anche perchè mi auguro che da qui al 2024 le buche e il traffico siano problemi risolti a prescindere dall’Olimpiade, altrimenti vuol dire che tutti avremo fallito”. La candidata Cinque stelle teme che, se la capitale davvero ospitasse i Giochi nel 2024, molti soldi destinati alle infrastrutture andrebbero “a grandi opere che restano a metà” così come capitato per gli impianti del Mondiale di nuoto del 2009 a Tor Vergata. Ma ammonisce Pancalli: “Se una persona ha preso la febbre una volta, non può smettere di uscire perché ha paura di ammalarsi nuovamente – sottolinea – Come ex atleta e uomo che da 35 anni vive sulla sedia a rotelle, le sfide non mi spaventano. E credo quindi che se in passato sono stati commessi degli errori, per il futuro il grande obiettivo per la città sia di non commetterli di nuovo. L’Olimpiade e i miliardi di euro che arriveranno dal governo, dal Cio e dagli investitori privati saranno un modo per rimodernare il 77 per cento degli impianti esistenti e realizzare nuove infrastrutture. Sarà poi compito del nuovo sindaco e del Comune di vigilare affinché tutto sia realizzato con trasparenza e regolarità. Possiamo lasciare una grande eredità a Roma grazie ai Giochi Olimpici: una nuova metro fino a Tor Vergata, trasporti pubblici accessibili ai disabili, sistemare strade, costruire nuovi alloggi. Insomma, far diventare la capitale moderna, all’avanguardia, vivibile. E non credo che Raggi sia contraria a tutto questo. E’ evidente che le posizioni sono diverse. Noi pensiamo che le Olimpiadi siano un’opportunità per Roma, lei non è della stessa opinione ma se sarà sindaco non dovrà azzerarle ma rapportarsi con l’Olimpiade senza pregiudizi”. I rapporti con Raggi, conclude Pancalli, possono essere ricuciti: “Durante la campagna elettorale si usano spesso toni esasperati, parole esagerate. Sono convinto che dialogheremo con la candidata dei Cinque Stelle in una maniera diversa, serve un nuovo confronto”.