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Brillano ancora l’Italia nella Coppa del Mondo del nuoto di fondo. Scaldano i motori in vista della 10 km olimpica di Rio Simone Ruffini (Esercito/Canottieri Aniene) e Rachele Bruni (Esercito), dominatori della terza tappa del circuito mondiale Fina sulla distanza, imponendosi sul lago Balaton, celebre specchio d’acqua a circa 100 km da Budapest che il prossimo anno sarà sede dei mondiali di nuoto. “La gara è andata bene e sono stato bravo a risparmiare le energie per lo sprint finale – dichiara Ruffini, allenato da Emanuele Sacchi e che lo scorso anno ha vinto la 25 km iridata a Kazan – Abbiamo provato col mio tecnico delle tattiche diverse rispetto al passato per abituarci ai ritmi che ci saranno a Rio. Sono contento e tutto procede secondo le aspettative”. Il campione italiano della 5 e 10 km della scorsa settimana a Omegna, ha messo in riga tutti e 48 i partecipanti chiudendo in 1h50’26″00, davanti di un secondo rispetto al tedesco Andreas Washburger (1h50’27″00), e due secondi meglio del canadese Richard Weinberger (1h50’28″00). Federico Vanelli, anche lui qualificato ai Giochi, è giunto nono a 19 secondi dal compagno di squadra. Matteo Furlan diciassettesimo.
Per la Bruni, detentrice del trofeo, è il secondo successo in Coppa del Mondo dopo la gara d’esordio in Argentina, la Patagones Viedma disputata lo scorso febbraio. La venticinquenne toscana allenata da Fabrizio Antonelli ha vinto in solitario chiudendo in 1h59’59″00: “Sono contenta perché ho fatto la gara che volevo ed è venuta anche la prestazione davanti ad avversarie di livello mondiale che mi ritroverò a Rio. La preparazione procede bene e questa vittoria mi dà ancor più fiducia nel lavoro da svolgere, e nei chilometri da percorre in allenamento da qui alla prova olimpica“. Un successo dal sapore a cinque cerchi precedendo avversarie di sicuro valore come l’oro olimpico in carica, l’ungherese Eva Risztov, giunta ottava a 18 secondi, o come le brasiliane Poliana Okimoto e Ana Marcela Cunha, rispettivamente campionessa e vice campionessa mondiale in carica e qui quarta e sesta. E’ stata la medagliata d’argento olimpica, la statunitense Haley Anderson, ha dare maggior filo da torcere all’azzurra: per lei alla fine un secondo posto con 2h00’10″00. Terza la tedesca Isabelle Härle, campionessa mondiale a Kazan ’15 e Barcellona ’13 col team event e campionessa europea nella 5 km a Berlino ’14, che ha chiuso in 2h00’12″00.