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Una gara convulsa, a causa delle follie meteorologiche, quella della MotoGP ad Assen con bandiera rossa che separa la gara in due parti e vede lo storico primo trionfo di Jack Miller e la caduta di Valentino Rossi, che vede il mondiale allontanarsi sempre di più.
Si spegne il semaforo rosso e, dalla terza posizione, scatta bene Scott Redding, che si prende la testa della classifica ma solo per pochi secondi. Il pilota inglese entra lungo alla prima curva e la leadership della corsa passa nelle mani di Valentino Rossi che, nel frattempo, ha sopravanzato il pole-man Andrea Dovizioso. Dalle retrovie scatta bene anche Yonny Hernandez che recupera subito diverse posizioni, portandosi sul gruppo di testa. Al secondo giro il pilota colombiano è già in terza posizione grazie, probabilmente, alla scelta di montare gomme da bagnato anziché le intermedie.
Nel frattempo, Valentino Rossi e Andrea Dovizioso cercano di staccare il resto del gruppo e riescono a prendere un po’ di margine, mentre Redding non sembra trovarsi bene su questo asfalto umido e precipita in undicesima posizione.
La gara è molto convulsa, coi i piloti di metà schieramento che continuano a sorpassarsi e rimescolare la classifica. Ma i sorpassi più importanti sono quelli di Yonny Hernandez che, al terzo giro, raggiunge i due di testa e li sorpassa prendendo il comando della corsa. La pista sembra però asciugarsi rapidamente ed Hernandez potrebbe andare incontro a gravi problemi con le sue gomme rain.
Chi sicuramente si trova in crisi nera è, però, Jorge Lorenzo che, scattato dalla undicesima casella, dopo una buona partenza, precipita in diciassettesima posizione, fuori dalla zona punti.
Intanto sembra avere ottime carte da giocare Danilo Petrucci che piano piano risale il gruppo e, al sesto giro si ritrova in terza posizione e sempre più vicino ad attaccare il gruppo di testa.
Il colpo di scena arriva quando, a diciassette giri dalla fine, a pista ormai asciutta e con tutti pronti al cambio moto, ecco che la pioggia torna a cadere sul circuito di Assen. Il ritorno della pioggia sembra andare a favore di Yonny Hernandez che monta una gomma rain, contrariamente agli altri che montano una intermedia. La pioggia cade davvero copiosa, a sedici giri dalla fine Dovizioso supera Rossi per la seconda posizione. Ma il giro successivo a cadere è Hernandez che così consegna la leadership al pilota italiano della Ducati. A tredici giri dalla fine Petrucci supera Rossi ed è secondo. Ma ecco che, al quindicesimo giro, arriva la bandiera rossa a fermare la gara perché la pista è davvero allagata.
La gara riparte alle 15 su 12 giri con lo schieramento di partenza basato sul giro prima della bandiera rossa. Parte bene Marquez ma va largo e lo passano Dovizioso e Rossi. Cade subito al primo giro Daniel Pedrosa che chiude così un weekend sfortunato. Ma è solo la prima di una lunga serie di cadute, sarà una vera e propria gara ad eliminazione. Intanto Valentino Rossi si prende la testa della corsa, seguito da Dovizioso e Marquez. Al secondo giro cade Danilo Petrucci e poco dopo, alla curva 12, scivola Dovizioso di anteriore. Grande delusione nel box Ducati, che molte aspettative aveva per questa gara. Al terzo giro il podio provvisorio è Rossi primo, Marquez secondo, Miller terzo. Ma per poco, perché Valentino Rossi scivola di anteriore è deve dare l’addio alla corsa consegnando la prima posizione a Marquez. Il pilota Honda deve fare i conti però con un ispirato Jack Miller che a otto giri dal termine svernicia Marc Marquez ed è, incredibilmente, davanti a tutti, con Marquez che non rischierà di attaccarlo e si accontenta della seconda posizione.
Podio assolutamente inedito ad Assen, dunque, con Jack Miller alla sua prima vittoria in MotoGP, Marc Marquez secondo e Scott Redding terzo. Jorge Lorenzo, aiutato dalle cadute chiude la gara in una desolante decima posizione. Questa gara pazza favorisce nel mondiale Marc Marquez, limita i danni Lorenzo mentre Rossi, con questa ulteriore caduta, vede il titolo allontanarsi sempre di più.
Prossimo appuntamento con la MotoGP in Germania tra il 15 e il 17 luglio.