Nella notte americana si è conclusa la maratona del torneo hockeystico “World Cup of Hockey” con la vittoria del solito spaziale Team Canada contro il Team Europa per 2-1. La nazione ospitante conquista così il secondo titolo in tre edizioni di questo torneo speciale organizzato direttamente dalla National Hockey League chiudendo con un bottino di 6 vittorie e 0 sconfitte (3 ai gironi, 1 in semifinale e 2 in finale).
Non è stato di certo una passeggiata questo “Game 2” che vedeva i canadesi favoritissimi dopo la vittoria di gara-1. Difatti dopo soli sei minuti dall’inizio del match è il Team Europa a manovrare meglio ed a trovare lo spazio necessario per colpire con il gigante Zdeno Chara, capitano dei Boston Bruins, che mette dentro il puck dell’1-0 con grande precisione. Un gol che fortifica la prestazione alla World Cup del difensore che nel corso della passata stagione ha riscontrato diversi problemi fisici che non lo hanno fatto rendere al meglio.
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Dopo un primo periodo abbastanza deludente, i beniamini di casa provano a pareggiare la gara nella ripresa con il powerplay per infrazione di Marian Hossa ma Jaroslav Halak riesce a fermare la furia degli avversari. Qualche minuto più tardi anche la sfortuna ci si mette di mezzo quando John Tavares colpisce il palo pieno praticamente a porta vuota. Per trovare la rete dell’1-1 bisogna catapultarci direttamente sul finale della terza frazione dove questa volta il Canada sfrutta il powerplay con il gran tiro dalla blue-line di Patrice Bergeron che grazie al disturbo di Joe Thornton manda a vuoto il goalie.
They trailed with less than 3 minutes to play. #WCH2016 pic.twitter.com/Mn42Gi6K8m
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L’Air Canada Centre, però, impazzisce definitivamente a 44 secondi dal termine del match quando nel bel mezzo della paura della situazione di “man-advantage” per l’Europa (infrazione commessa da Drew Doughty), Jonathan Toews porta avanti il puck in uscita trovando il perfetto inserimento di Brad Marchand che ancora una volta mette la sua firma tirando sul primo palo e fulminando Halak per la rete del sorpasso.
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Gioia, caschi lanciati in aria e bandiera del Canada che sventola come una vera e propria sentenza. I più forti sono ancora una volta loro ma mai ci saremo aspettati di vedere un team europeo, costruito dal nulla, arrivare così lontano disputando una signor finale.
Il titolo “MVP” finisce nelle mani di Sidney Crosby che fa il bis dopo quello conquistato durante l’ultima edizione della Stanley Cup con i Pittsburgh Penguins. Il capitano dei Pens chiude il torneo con 3 goal e 7 assist. Straordinaria costanza anche dei due “front-man” dei Boston Bruins con Brad Marchand che diventa il capocannoniere (5 goal e 3 assist) seguito da Patrice Bergeron (4 goal e 3 assist).
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