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Domani 9 giugno 2016 potrebbe andar in scena l’ultima partita della stagione 2015/2016 della National Hockey League con gara 5 della finale di Stanley Cup fra i Pittsburgh Penguins ed i San Jose Sharks. Questa serie è paragonabile a quella del 2014 quando i Los Angeles Kings sconfissero per un totale di 4-1 i New York Rangers conquistando il loro secondo titolo in California allo Staples Center. Paragonabile perché abbiamo assistito ad un dominio sul piano della costanza fisica, tattica e disciplinare al contrario degli Sharks, che come i Rangers, si son mostrati troppo discontinui con tanti “alti” quanti “bassi”. E’ per questo che i Penguins sperano di chiudere immediatamente la finale, andando tutti in vacanza con un gran sorriso dopo aver vissuto una notte da leoni al Consol Energy Center.
I Pittsburgh Penguins non son di certo una franchigia “nuova” a questo tipo di trionfi. Dopo stagioni di mediocrità la squadra ha trovato un’ottima organizzazione dall’ingresso di coach Mike Sullivan che prelevò il team caduto nel fango attraverso la gestione di Mike Johnston. Proprio nove anni fa, anno dell’ultimo trionfo dei Pens in Stanley Cup, la franchigia della Pennsylvania cambiò allenatore in corsa inserendo Dan Bylsma (attuale coach dei Buffalo Sabres) che portò i pinguini alla vittoria alla Joe Louis Arena di Detroit per 2-1. Lasciando da parte il 2009 bisogna tornare ai magici anni di Mario Lemieux e Jaromir Jagr quando i Penguins infilarono il “double” vincendo nel 1991 in 5 gare contro i North Stars e nel 1992 in 4 gare contro i Blackhawks.
Tutte le tre vittorie arrivarono nel “game” decisivo (ovvero, la prima partita che avrebbe potuto laureare i Penguins campioni) ma soprattutto lontano dalle mura amiche. E’ proprio per questo che il Game 5 fra Pittsburgh Penguins e San Jose Sharks al Consol Energy Center sarà una serata particolare che potrebbe sancire la prima vittoria casalinga del titolo più importante nel panorama hockeystico. Dando un’occhiata al palmares delle squadre della città di Pittsburgh nei maggiori campionati sportivi (prendendo in considerazione NHL, NBA, NFL e MLB), l’ultima franchigia a trionfare fra le mura amiche fu quella dei Pirates (baseball), addirittura nel 1960, in un game 7 contro i New York Yankees.
Una città pazza per lo sport ha un gran bisogno di ospitare nuovamente una consegna di un titolo, una città che attraverso il suo “consiglio” ha approvato la modifica del nome di Murray Avenue (una via nel quartiere residenziale di Squirrel Hill) in “Matt Murray Avenue” in segno di riconoscimento al goalie esordiente che sta emulando le gesta dei grandi del passato come Ron Hextall e Patrick Roy senza scordare Cam Ward, tutti portieri uniti dal fatto di aver vinto la Stanley Cup nel loro primo anno con ben 15 “W” personali. La vigilia per i tifosi dei Penguins è calda e la gente non vede l’ora del puck drop di domani notte.