[the_ad id=”10725″]
Nella splendida cornice del Golden Gala Pietro Mennea di Roma, non ha deluso la gara del salto in alto, che si prospettava di alto livello ed è stata emozionante con la vittoria dell’ucraino Bohdan Bondarenko davanti al sorprendente britannico Robbie Grabarz e un Gianmarco Tamberi capace di migliorarsi di 5cm rispetto alla prima apparizione stagionale all’aperto a Rabat. Gara solida anche da parte di Marco Fassinotti, poi quinto.
Gara iniziata in maniera pulita per entrambi gli azzurri, che partendo da 2.15m si sono issati fino al 2.24m senza errori, proprio come Grabarz, mentre gli altri cominciavano a seminare qualche errore qui e là . La grande condizione dell’ucraino Bondarenko si è intuita però già dai primi salti e dalla sicurezza nel non affrontare tutte le misure e si è evidenziata con due salti in grande facilità sia a 2.27m che a 2.30m.
A 2.27m infatti sia Fassinotti che Tamberi hanno commesso i primi errori, con il torinese che ha passato la misura al secondo tentativo, mentre il marchigiano ha superato l’asticella solo una volta messo con le spalle al muro. Anche il forte qataregno Essa Mutaz Barshim ha passato la misura all’ultimo tentativo, trovando poi i 2.30m troppo in alto per lui in questa serata romana. La stessa misura è stata fatale anche per il torinese, mentre con un pizzico di fortuna è rimasta su l’asticella sul secondo tentativo di Tamberi, che così si è issato per la prima volta in questa stagione all’aperto oltre il muro dei 230cm. Un errore in più in quella prova è costato il podio al talentuoso cinese Guowei Zhang, mentre uno in meno ha dato a Grabarz il secondo posto. Tutto facile, fino a questa misura, per il saltatore ucraino, che sapeva di avere ancora un colpo in canna per mettersi dietro la concorrenza.
Con ancora molte settimane prima degli eventi europei ed olimpico, 2.33m si è dimostrata una misura ancora troppo elevata per chi è ancora in fase di carico e alla fine è stato infatti il solo Bondarenko a passare la misura, guadagnandosi la vittoria del più importante meeting italiano.
Queste le dichiarazioni dell’azzurro ai giornalisti.
“Una nottata fantastica ed un’emozione unica, ora capisco Totti, che va ad esultare sotto la curva sud dell’Olimpico. Un’emozione davvero unica, che mi ha dato un’adrenalina ed una voglia di fare impressionanti. Questo purtroppo non è periodo di condizione massima e quindi non ho potuto regalare loro quello che si meritavano, potessi tornare indietro vorrei essere in forma solo per dedicare loro un 2m40. Oggi ho sudato molto per fare 2m30, sapevo di essere arrugginito e di essere sotto carico, mi spiace non aver regalato una vittoria“. Poi ha proseguito: “Pensare alla gara olimpica mi dà brividi infiniti, me la sogno anche questa gara, ho voglia di fare, in allenamento sento quell’energia in più e quella voglia di fare davvero bene davanti ai brasiliani“. E quindi ha concluso: “Stiamo ancora lavorando molto sulla parte tecnica ovviamente, quella fisica non possiamo ora cambiarla. Per cercare di rosicchiare qualche centimetro bisogna ora essere perfetti tecnicamente. L’obiettivo da qui a Birmingham e poi alla Polonia, le due gare importanti prima di Rio, è quello di diminuire i tempi a terra per cercare poi di accelerare di più in fondo; difficile vista la mia condizione ma ci stiamo lavorando“.