Formula 1

Formula 1, presentata la Ferrari SF16-H. Nata per il successo?

SF16-H - www.ferrari.com

In diretta streaming è stata presentata la nuova Ferrari. Si chiama SF16-H (trattino tricolore e la H sta per Hybrid) e a fine evento, Maurizio Arrivabene, Vettel, Raikkonen, Allison, Binotto e Resta ci hanno messo la firma. Come a dire che riconoscono la paternità di questa macchina. Giochi di luci e ombre, intermezzi di musichetta trionfale e alle 14 in punto ecco rivelata la Rossa. Il bianco è un pugno in un occhio. Ce n’è tanto: sulle paratie dell’alettone anteriore, spalmato lungo tutto il cupolino superiore (che termina con il tricolore stilizzato in verticale) fin dove iniziano le fiancate e sotto l’abitacolo. Dove c’è il rosso vivo ma non cupo, spicca lo stemma Alfa Romeo in bianco sulle fiancate. A fare gli onori di casa il team principal Maurizio Arrivabene: «Definirla solo un’auto da corsa è riduttivo, è una Ferrari e se diventerà vincente entrerà nel mito. Questa auto è il frutto del lavoro e dell’impegno di molte persone, di tutti coloro che lavorano in logistica, in galleria del vento, in fabbrica. A Barcellona vedremo il vero valore della macchina che è bellissima. Ringrazio il presidente Marchionne che ci ha dato tutti i mezzi per non lasciare nulla al caso. Siamo un grande team, rispettiamo i nostri competitor, ma siamo impegnati a fare sempre meglio, vogliamo affrontare le corse in modo preparato. Piedi per terra e testa bassa». È lui a chiamare in scena i piloti, entrambi campioni del mondo. Altra sorpresa: niente tuta, ma elegante divisa (un po’ meno il logo enorme del Cavallino sulla giacca) e cravatta rossa. La loro presenza è fugace, giusto il tempo di dire il prevedibile. Per Sebastian Vettel che ha cambiato i colori del casco, ora tutto bianco, le sensazioni sono positive: «C’è stato un lavoro continuo, l’ auto è fantastica. Io non vedo l’ora di entrare in pista con questa vettura. Il primo anno è stato fantastico, questo sarà uno step ulteriore. Sarà un grande inizio». Kimi Raikkonen gli fa eco: «Ovviamente è nuova. Auspico una grande stagione del team e a me stesso auguro grandi gare e una posizione alta in classifica. Non penso al single lap, ma al weekend».

In ordine di apparizione tocca al capo progettista James Allison e al capo motori Binotto. Cinque le aree profondamente riviste in un progetto partito un anno fa: muso, sospensione anteriore, fiancate, retrotreno e power unit. Il muso è concettualmente diverso, è stato alzato  creando dei canali per motivi aerodinamici, le sospensioni anteriori sono a puntone con diversa disposizione dei bracci, le fiancate sono state riviste con taglio della carrozzeria in modo da migliorare anche l’efficienza del raffreddamento. La Power Unit ha subito modifiche in due zone: sugli ingombri ridotti al minimo, cambiato il posteriore che è più rastremato e quindi teoricamente più efficace. Oltre all’architettura, si è lavorato sulla combustione, la parte ibrida, l’aspirazione, il turbo e la potenza. Migliorata anche la trasmissione. Interventi che rendono molto orgogliosi i tecnici: è un primo vero step, molto innovativo, rispetto al passato. Sperando che non sia un’innovazione eccessiva. L’obiettivo? Arrivabene non lo fissa: «Io non ne ho, dobbiamo spingere forte e cercare di vincere il Mondiale, non sarà facile, gli altri non dormono sugli allori. Vogliamo rappresentare al top il marchio Ferrari».

La SF16-H è in partenza per Barcellona dove domenica effettuerà lo shake-down, i primi 100 km, e da lunedì si confronterà con gli agguerriti competitor nei primi test invernali.

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