Formula 1

Formula 1: McLaren inibisce Ron Dennis, la fine di un’era di 35 anni

Ron Dennis - Foto StuSeeger CC-BY-2.0

Ron Dennis è giunto al capolinea della sua esperienza come capo del team McLaren. Dopo 35 anni di controllo, l’inglese verrà “inibito” come richiesto dagli azionisti. Difatti nell’assemblea, la maggioranza ha deciso di concludere l’era Dennis attraverso il “gardening leave“, un accordo in base al quale il 69enne lascerà il suo lavoro attuale nonostante continuerà ad esser sotto contratto traendone benefici economici.

Questa rinuncia, o meglio, “riposo forzato” metterà ai margini Dennis che attualmente detiene il 25% della McLaren Group (50% in mano ad un fondo di investimento del Bahrain mentre l’altro 25% è di Mansour Ojjeh). La sua avventura nel team inglese iniziò nel 1980 e nel corso degli anni Ron ha vinto ben 10 titoli iridati grazie ad alcuni fenomeni sotto il suo controllo tra cui: Niki Lauda, Alain Prost, Ayrton Senna, Mika Hakkinen ed ultimo, Lewis Hamilton. Nonostante i notevoli campioni, la McLaren ha conquistato solamente 7 mondiali costruttori, una lotta eterna e leggendaria con la Ferrari.

Negli ultimi anni la scuderia non è stata all’altezza delle aspettative. Il passaggio dalla motorizzazione Mercedes alla Honda ha prodotto delusioni e scarsi risultati cui campioni del calibro di Jenson Button e Fernando Alonso non son riusciti a fare miracoli. Un anno fa, nel bel mezzo delle critiche, Dennis si espose con una frase ormai diventata celebre: “Stiamo per tornare a vincere e quando lo faremo domineremo il campionato“, promesse fino ad ora non rispettate.

Ora, tramite il suo addio, metterà in dubbio anche il futuro di Jost Capito, uomo fortemente legato a Dennis ed entrato nel mondo della Formula 1 solamente a gennaio dopo aver dominato nel rally dirigendo la Volkswagen. Il candidato numero 1 sembrerebbe esser l’americano Zak Brown, nome accostato però anche nel discorso dei nuovi acquirenti della F1 di Liberty Media.

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