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Il Circus della Formula 1 riprende il cammino dopo le ferie di agosto e lo fa con il consueto appuntamento del Belgio sul circuito di Spa-Francorchamps disegnato in mezzo alla foresta delle Ardenne. “E’ un circuito vecchio stile, con salite e discese” racconta Kimi Raikkonen. “La differenza rispetto ad altri tracciati e’ il fatto di essere in mezzo al nulla. Il circuito mi piace, anche se l’ultima chicane e’ stata leggermente modificata negli anni passati. Le condizioni a volte possono essere difficili, ma di solito si riesce a sorpassare ed e’ bello sia per i piloti che per gli spettatori. In TV è difficile da capire, solo quando sei li’ comprendi quanto siano ripide le salite”.
A proposito del meteo Riccardo Adami, ingegnere di pista di Sebastian Vettel, racconta: “Qui e’ capitato di trovare sole da una parte della pista e pioggia dall’altra. E’ importantissimo tenersi pronti a questa variabilità ”. Mentre dal punto di vista tecnico spiega: “La pista mette a dura prova la vettura dal punto di vista aerodinamico. Qui occorre trovare il giusto compromesso tra il secondo settore, che e’ il più guidato, e i lunghi rettilinei della prima parte e di quella finale della pista. La Power Unit e’ molto sollecitata perché si ha un tratto in full throttle molto lungo, poco meno di 2 km e l’ultima parte di Blanchimont si percorre tutta in pieno. L’impianto frenante non e’ molto sollecitato. Dovremo pero’ trovare anche qui il giusto bilanciamento perché quando si arriva – soprattutto in qualifica – all’ultima chicane, per il pilota e’ sempre importante trovare la determinazione e la concentrazione per non sbagliare. La curva dell’Eau Rouge rimane una sfida importante per il pilota, che qui affronta una compressione di 4 giri di accelerazione longitudinale per poi salire e andare sul lungo rettilineo successivo”.