Prima medaglia per l’Italia al Mondiale junior di sci di fondo di Rasnov (Romania) con Giacomo Gabrielli che conquista il bronzo in un medagliere come sempre dominato dalle nazioni scandinave.
Il programma di gara è in continuo mutamento di giornata in giornata per la poca neve scesa su Rasnov che ha complicato l’organizzazione dell’evento sin dalle prime ore di allenamento. La giornata è dedicata alle sprint sia agli junior (nati 1996-2000) che agli under 23 (nati 1993-1995).
Nel pomeriggio si sono svolte le sprint junior: tra i ragazzi secondo e ottavo tempo di qualificazione rispettivamente per Giacomo Gabrielli e Mikael Abram, con il terzo portacolori italiano, Michael Hellweger, che rimane fuori di una posizione nonostante lo stesso tempo percorso dall’ultimo qualificato. Abram deve abbandonare subito la competizione con un terzo posto nella sua manche (complessivamente finirà tredicesimo), mentre Gabrielli ingaggia la sua lotta personale con il coreano Magnus Kim: se nei quarti e nella semifinale riesce a restargli sempre davanti, in finale si deve arrendere all’asiatico che, davanti a lui, conquisterà l’argento. Oro per Johannes Hoesflot Klaebo, primo per tutta la gara dall’inizio di ogni sprint fino all’ultima spinta, mentre è bronzo per Gabrielli che al photo finish riesce a sopravanzare il russo Denis Spitsov.
Cronaca completa della gara:
https://www.sportface.it/primo-piano/fondo-mondiale-u23-di-rasnov-gabrielli-bronzo-nella-sprint-ragazzi/6949
Tripla qualificazione tra le ragazze per Martina Bellini, Anna Comarella e Ilenia Defrancesco: tutte e tre, purtroppo, rimangono fuori dalle competizioni già dal turno dei quarti, con la Defrancesco che accusa un ritardo enorme, forse dovuto ad una caduta. In gara la migliore delle qualificate, Anastasia Kirillova, non riesce ad arrivare fino all’atto conclusivo, e le prime cinque posizioni della sprint vengono quindi prenotate dalla Scandinavia: finirà con una doppietta per la Norvegia, con l’oro e l’argento per Amalie Haakonsen Ous e Lotta Udsen Weng, mentre è Jenny Solin a conquistare il bronzo tra le tre svedesi presenti in finale.
I primi a partire, in mattinata, sono stati gli under23, e ad imporsi nelle qualificazioni sono stati il francese Lucas Chavanat e la svizzera Nadine Faehndrich. Tra le donne italiane, tre qualificate su tre con Alice Canclini che passa il turno con il terzo tempo, mentre sono leggermente più staccate Giulia Stuerz e Caterina Ganz: entrambe verranno purtroppo eliminate nei quarti, con la Stuerz che arriverà a pochi centesimi dalla qualificazione proprio contro la sua compagna di squadra, la Canclini, unica superstite nelle semifinali. L’ultimo turno però non sorride alla sciatrice dell’esercito che chiude quinta al photo finish nella batteria e risulterà complessivamente nona.
Vittoria nella categoria per la svedese Jonna Sundling che batte negli ultimi metri la migliore delle qualificate, la Faehndrich; bronzo per la Svezia, che quindi chiude una piccola doppietta (non sarà l’unica di giornata).
Nella gara maschile arrivano ancora due qualificazioni con Marco Cappelletti diciassettesimo e Sebastiano Pellegrin ventunesimo, con Stefan Zelger che arriva a sole tre posizioni dai trenta. Se la gara di Cappelletti termina subito, ultimo nella sua batteria, Pellegrin si spinge fino in semifinale col secondo tempo (dietro solo a Chavanat) e lì chiude quarto nella sua gara, senza chance di diventare lucky loser per i migliori tempi fatti nell’altra manche. Per Sebastiano comunque un’ottimo ottavo posto, in attesa delle successive competizioni.
In questo caso, le previsioni delle qualificazioni si confermano in pieno, con Lucas Chavanat che domina in lungo e in largo e, vincendo tutte le batterie, porta alla Francia il primo oro nella competizione, seguito dal pronzo di Jean Tiberghien. A dividere i due francesi ci pensa Karl-Johan Dyvik, svedese che come Chavanat vince tutte le gare tranne quella più importante.