Meno di un mese, poi il circus della Formula1 riaprirà ufficialmente i battenti. Si riparte dall’Australia come consuetudine per una stagione che si preannuncia da record. Nei test pre mondiali chi ha impressionato di più è la Ferrari, capace di essere subito veloce con Sebastian Vettel. Un risultato che ha fatto sognare i tifosi della Rossa, ma non Maurizio Arrivabene, sapendo che è ancora la Mercedes la squadra da battere, non vuole lasciarsi andare a facili entusiasmi. “Aspettiamo i prossimi test e vediamo di cosa sono capaci. Loro hanno il possesso palla, noi giochiamo in contropiede. ll nostro obiettivo è fare dei sani testa a testa. Siamo stati bocciati due anni fa, eravamo ripetenti lo scorso anno e adesso vogliamo essere promossi” dichiara sulle colonne de La Stampa.
Sergio Marchione ha chiesto una Ferrari vincente già a Melbourne nella prima gara del 2016.
“Come in tutte le aziende è il tuo capo che stabilisce gli obiettivi. Il presidente ci ha messo a disposizione tutto quanto gli abbiamo chiesto, è giusto che ci si aspetti il meglio. Quello che conta è il risultato a fine novembre, ma è ovvio che cominciare bene ci darebbe una bella spinta”.
L’anno scorso lei azzeccò il numero di gara che avrebbe vinto la Ferrari. Tentiamo un pronostico per il 2016?
“Lottare per il titolo significa essere sempre lì, inutile azzardare quanti successi servono”.
Dopo quattro giorni in pista, quale è il suo giudizio sulla SF16-H?
“Dai report di piloti e ingegneri è una buona monoposto. Ci manca il confronto con la Mercedes. Nei prossimi giorni di test vedremo a che punto sono gli avversari e capiremo cosa eventualmente dovremo fare”.
Tra i difetti dello scordo anno c’era la velocità in qualifica. Avete puntato su questo?
“No perché non conviene: è più utile migliorare la prestazione in gara. L’obiettivo è un motore forte per la qualifica e uno fortissimo per il GP”.
Le nuove qualifiche miglioreranno lo spettacolo?
“Scopriremo subito se saranno un disastro o aumenteranno lo show. I team più deboli sono penalizzati, ma visto che c’è un margine di discussione si potrebbe modificare qualcosa. Di sicuro gli strateghi qualche mal di testa l’avranno”.
Come si fa a trattare con Ecclestone?
“Il modo migliore è non trattare. Il verbo giusto è suggerire”
Dica del taccuino di Vettel: lei l’ha visto, sa cosa c’è scritto?
“Certo che l’ho visto. Nei momenti di pausa lui prende appunti, poi nei briefing dà le sue indicazioni agli ingegneri. E’ un ragazzo preciso e strutturato. Quando arriva con il famigerato taccuino, gli ingegneri si guardano con gli occhi sbarrati”.
Qualcuno ha capito come è fatto Raikkonen? Visto da fuori è incomprensibile.
“Kimi è un ragazzo simpaticissimo e spiritoso, anche se non sembra. E’ pragmatico, non gli piace parlare per dare aria alla bocca ed è di una logica devastante. Se riesci a entrare in confidenza scopri che è una persona intelligente e preparata”.
E come pilota? Nel 2015 non è stato impeccabile.
“Quando ha una macchina che sente bene, è un ottimo pilota. Rappresenta la vecchia generazione: ora che diminuiranno le comunicazioni radio, lui può trarne vantaggio perché non è uno che durante la gara comunica molto”.
Maurizio Arrivabene è una persona scaramantica?
“No. Credo nel lavoro, nella determinazione, nell’umiltà e nell’onestà. Si dice che la fortuna aiuta gli audaci, ma può anche punire gli stupidi”.