Potrebbe esserci un banale cenone di Capodanno dietro alla positività al testosterone sintetico che rischia di porre fine alla carriera di Alex Schwazer. La medaglia d’oro olimpica nella marcia a Pechino 2008 sarebbe stato tradito da una banale bistecca derivante da un animale trattato con ormoni della crescita. Almeno secondo le parole del legale dell’azzurro Gerhard Brandstaetter.
“A sei mesi dall’accaduto non è più dimostrabile e non può essere parte della strategia difensiva”, ha però aggiunto l’avvocato di Schwazer. Questa mattina il legale del marciatore ha presentato presso la Procura di Bolzano la denuncia penale a carico di ignoti, nella quale si ipotizzano i reati di frode sportiva e falso. La tesi del “complotto”, resta però una pista difficilmente percorribile e l’Olimpiade di Rio si allontana ogni giorno di più per Schwazer.