La vendetta è un piatto che va servito freddo. Ha atteso un anno il Pescara, ma grazie al rigore decisivo di Rogerio riesce a battere l’Asti conquistando la Coppa Italia, terzo trofeo in 9 mesi per gli abruzzesi dopo il tricolore e la Supercoppa vinta a settembre.
Gli Orange, che si erano aggiudicati l’edizione della coppa 2015, dopo aver passato due turni grazie ai rigori sono costretti a inchinarsi dal dischetto: decisivo, come nella semifinale di un anno fa tra Pescara e Luparense, il giovane Lorenzo Pietrangelo, schierato da Colini esclusivamente per parare i rigori. E il portiere della Nazionale Under 21 ha risposto ancora da campione, su Crema e Bertoni. I tempi regolamentari e i supplementari si erano conclusi sull’1-1: vantaggio lampo dell’Asti con Bertoni, che dopo soli 10 secondi gela il Pala Giovanni Paolo II (tutto esaurito, 2500 spettatori) con un sinistro che trafigge Capuozzo. Il Pescara nel primo tempo non riesce neppure a sfiorare il pareggio, ma nella ripresa torna in campo con un altro atteggiamento, premiato dal pareggio di Canal, che poco dopo – con l’Asti in quattro per l’espulsione di Chimanguinho per proteste – si vede negare la doppietta dal palo. La partita scorre senza particolari sussulti: Espindola para tutto, prima dell’epilogo dal dischetto, che premia i campioni d’Italia, che ad aprile si giocheranno anche il titolo di campioni d’Europa nella Final Four di Uefa Futsal Cup in programma a Guadalajara.
FEMMINILE – Tra le donne, invece, primo storico successo per l’Isolotto Firenze, alla quale basta il gol di Cely Gayardo (votata miglior giocatrice della Final Eight) per avere la meglio sulla Lazio, a cui non è bastata l’ennesima grande prova di carattere. Dopo aver eliminato Montesilvano (nei quarti) e Loggia Vernici Lazio), le toscane hanno completato il loro capolavoro grazie anche al talento di Blanco, Dayane, Martin Cortes e alle parate di Sara Giustiniani.