L’obiettivo, per la truppa italiana, è quello di confermarsi: dopo la vittoria di due anni fa non potrebbe essere altrimenti. Gli azzurri arrivano a Belgrado con i favori del pronostico, l’Italia è la squadra da battere. Lo sa anche il commissario tecnico, Roberto Menichelli, che ai microfoni della Uefa racconta le emozioni della vigilia.
Cosa significa per l’Italia poter difendere il trofeo?
“Ci presentiamo da campioni, questa volta il compito sarà più difficile. Sarà un grande campionato quello che si terrà a Belgrado perché tutte le squadre qualificate hanno un’elevata qualità”.
Cosa pensa del gruppo D?
“Sia la Repubblica Ceca che l’Azerbagian sono in vetta alle classifiche europee da inizio stagione. Già dalla fase a gironi dovremo essere attenti e molto preparati”.
Quale è il vostro obiettivo?
“Il primo obiettivo, e in realtà l’unico, è quello di giocare come sappiamo. Abbiamo raggiunto un grande risultato vincendo due anni fa, ma ripetersi è molto più difficile che vincere una volta sola”.
Che cosa ha significato la vittoria di Anversa per il calcio italiano?
“Non è stata solo una vittoria per questa squadra, ma tutto il movimento del futsal italiano ne ha giovato facendo un passo in avanti enorme. La conquista del titolo europeo è stata importante per molti giovani che ora si sono avvicinati a questo sport così molti allenatori e preparatori, dopo quel successo, si sono interessati al nostro movimento e hanno permesso al futsal di entrare nei grandi circoli italiani”.
E’ cresciuta la fiducia all’interno della squadra dopo la conquista del titolo europeo?
“Quando ho iniziato questa avventura i ragazzi erano molto meno esperti. Poi l’europeo in Croazia, la Coppa del Mondo a Bangkok e il trionfo ad Anversa ci hanno fatto maturare molto e ora i miei giocatori sono pronti a qualsiasi sfida”.
Ha ancora la maggior parte della squadra del 2014. Quanto è importante la continuità?
” Naturalmente è molto importante. Il futsal è abbastanza particolare, non è mai semplice mettere insieme una squadra, i giocatori devono conoscersi bene. Il futsal europeo è pieno di grandi squadre come la Spagna, la Russia e il Portogallo, almeno una di queste può arrivare lontano. Speriamo che, nell’ultimo giorno della competizione, ci sia anche l’Italia”.