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EASTERN CONFERENCE
Chi Sale:
Anche per questa settimana non cambia nulla in vetta nella Eastern Conference. I Celveland Cavaliers (13-3) sono sempre tranquillamente al comando nonostante la sconfitta rimediata nella notte a Milwaukee contro i Bucks. Salgono al secondo posto, approfittando del periodo no degli Atlanta Hawks (10-8) i Toronto Raptors (11-6). La squadra canadese ha chiuso la settimana con tre vittorie e zero sconfitte. A seguire troviamo Chicago (10-6) e Boston (10-7)
Chi Scende:
Come accennato sopra, Atlanta sembra avere un piccolo periodo di crisi. Tre sconfitte consecutive e una sola vittoria nelle ultime quattro partite. Rallentano anche gli Charlotte Hornets di Marco Belinelli. Due vittorie e tre sconfitte nell’ultima settimana. Male anche Philadelphia (4-14) che ha una striscia di quattro sconfitte consecutive. Probabilmente l’unica consolazione per i 76ers quest’ anno sarà il premio Rookie of the Year a Embiid. A fare compagnia alla squadra della Pennsylvania nei bassi fondi della Eastern Conference troviamo Brooklyn e Miami, entrambe con un record di cinque vinte e dodici perse.
WESTERN CONFERENCE
Chi sale:
I Golden State Warriors (16-2) sembrano essere una macchina perfetta. Dodici vittorie nelle ultime dodici partite. La sensazione è che al momento non ci sia nessuno in grado di tenergli testa. E’ anche vero che avere due super All-Star (Curry & Durant) e due All-Star (Thompson & Green) rende le cose più facili. Al secondo posto ad ovest troviamo I San Antonio Spurs (14-4). I Texani han perso nella notte a sorpresa i casa contro gli Orlando Magic. Prima sconfitta nelle ultime dieci gare. Settimana postiva anche per gli Oklahoma City Thunder (11-8) e gli Utah Jazz (11-8). La squadra guidata da un mostruoso Russell Westbrook ha inanellato tre vittorie consecutive, coincise tra l’altro con tre triple-doppie per Number Zero. I Jazz son tornati in carreggiata e hanno una striscia di quattro vittorie consecutive.
Chi scende:
Settimana da incubo per i Los Angeles Clippers (14-5): tre sconfitte consecutive contro squadre di livello sicuramente inferiore. La squadra di L.A., dopo aver battuto i Mavericks prima della sosta per il giorno del ringraziamento, ha perso contro Detroit, Indiana e Brooklyn.
In fondo alla classifica troviamo Dallas (3-13), Phoenix (5-13) e Minnesota (5-12).
Giocatori della settimana:
La Nba ha nominato come giocatori della settimana Kevin Love (Celveland Cavaliers) ad East e Kevin Durant (Golden State Warriors) ad Ovest.
Statistiche:
Anthony Davis (New Orleans Pelicans) è al comando della classifica marcatori con una media di 32.1 punti a partita. A seguire troviamo Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder) con 30.9 e DeMar DeRozan (Toronto Raptros) con 29.2.
La classifica degli assists per partita rimane ancora invariata nei nomi, cambiano le medie però. James Harden (Houston Rockets) sempre al comando con 11.9 assists per partita. Segue Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder) con 11.3. Terza posizione per Lebron James (Cleveland Cavaliers) con 9.3.
Cosi come per gli assist anche per i rimbalzi non cambia nulla nelle prime tre posizioni: Hassan Whiteside saldamente al comando con 15.1 rimbalzi di media a partita. Secondo posto per Andre Drummond (Detroit Pistons) con 13. Dwight Howard (Atlanta Hawks) chiude la top tre con 12.8 rimbalzi di media a partita.
Russell Westbrook sta registrando una tripla doppia di media a partita mettendo insieme numeri da videogioco: 30.9 punti, 10.3 rimbalzi e 11.3 assists. E’ il primo giocatore, dopo Oscar Robertson nella stagione 63-64, a mantenere una tripla doppia di media entrando nel mese di dicembre.
La scorsa notte, come riportato da Elias Sport Bureau, è stata la seconda volta nella storia della lega dove tutte le squadre con il record peggiore han vinto tutte le gare. L’ultima volta era successo nel 1969. La statistica prende in considerazione un minimo di sei partite giocate nello stesso giorno e almeno quindici partite dall’inizio del campionato.