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Il secondo anticipo dell’ottava giornata di campionato è una sfida interessantissima tra due delle potenziali “anti-Milano” del nostro campionato, la Dinamo Sassari e la Scandone Avellino. L’hanno spuntata gli ospiti, al termine di una partita ricca di capovolgimenti e decisa nel finale dalla classe degli americani in maglia verde e dalla freddezza di Marco Cusin.
Come troppo spesso accade nel nostro campionato, nessun italiano compare nei due quintetti scelti da Pasquini e Sacripanti. Partenza lanciata di Avellino, che nel giro di tre minuti vola sul 10-0 con due triple di Thomas sugli scarichi ed una bella giocata del centrone Fesenko in post basso.
I primi punti della Dinamo arrivano dalla lunetta con Johnson-Odom prima e Carter poi, mentre il primo canestro dal campo lo realizza Olaseni, con un facile appoggio. Gli ospiti giocano un primo quarto al limite della perfezione, trova tiri puliti e lotta con cattiveria a rimbalzo offensivo. La logica conseguenza è un vantaggio che scollina la doppia cifra, sul 13-24.
Non è il matinée di Johnson-Odom: coach Pasquini se ne accorge all’ennesima forzatura della sua stella e gli fa osservare quasi tutto il secondo periodo dalla panchina. Con Stipcevic in campo, Sassari trova un super-parziale di 19-3 in cui piovono triple. 21 dei 25 punti segnati dai sardi sono originati da tiri dal perimetro, uno dei quali, firmato Rok Stipevic, è arrivato da lontanissimo per la gioia del pubblico del PalaSerradimigni.
Si rientra dall’intervallo lungo con la Dinamo avanti di sei lunghezze. Ragland dopo essersi visto fischiare un fallo tecnico assolutamente evitabile, suona la carica e mostra ai compagni la via da seguire. Randolph lo segue regalando giocate che rimarcano il suo talento cristallino, mentre Sassari non riesce a mettere in atto la fuga visto che le percentuali dall’arco si abbassano e Johnson-Odom continua a faticare tremendamente.
Un canestro con fallo subito di Adonis Thomas permette ai ragazzi di coach Sacripanti di riassaporare il vantaggio sul 60-61. È il suo momento: Ragland lo cerca con continuità e lui ringrazia con due triple dall’angolo che valgono il +6 a tre minuti dallo scadere. Sassari non ci sta e trova un gioco da tre punti di Olaseni e altri due punti dal solito Stipcevic.
La giocata decisiva la mette a segno Cusin, che trova un canestro da circo da sotto per il 70-73. Lo stesso “Cuso” è glaciale dalla lunetta ad una manciata di secondi dalla fine per mettere in cassaforte il successo. Si tratta della prima sconfitta casalinga del Banco di Sardegna in questo campionato.
Dato da sottolineare: Avellino ha dominato a rimbalzo, catturandone ben 10 più dei suoi avversari. La vittoria, però, è stata in discussione fino all’ultimo respiro a causa della pessima percentuale ai tiri liberi della Sidigas, 8/20 contro il 19/20 di Sassari.
Banco di Sardegna Sassari – Sidigas Avellino 70-75 (16-24; 25-11; 14-18; 15-22)
Sassari: Johnson-Odom 9, Lacey 2, Carter 4, Savanovic 6, Olaseni 9, Stipcevic 18, Lydeka 10, Devecchi 6, Sacchetti 3, D’Ercole ne, Monaldi 3.
Avellino: Ragland 18, Randolph 18, Thomas 21, Leunen 3, Fesenko 5, Green, Zerini, Obasohan, Severini 5, Cusin 5, Parlato ne.