Le ultime diciassette partite dei Washington Wizards hanno rappresentato in pieno una regular season oramai agli sgoccioli: cinque sconfitte di fila, cinque vittorie di fila e due sanguinosi passi falsi nelle ultime due. Dopo una stagione di alti e bassi, vittorie e sconfitte, gioie e delusioni, gli uomini di Randy Wittman potrebbero pagare a caro prezzo le disattenzioni delle ultime notti. Non tanto quelle contro gli Atlanta Hawks quanto quelle di contro i Minnesota Timberwolves. I capitolini combinano una vera e propria frittata e si allontanano dall’ottavo posto a est, perdendo dopo due overtime una partita per larghi tratti dominata che ad un certo punto sembrava archiviata. John Wall ci mette il suo, a 22 punti aggiunge 16 assist e a 2’21’’ dalla sirena è l’autore del 108-101. I T-Wolves reagiscono con l’orgoglio, unico fattore rimasto al termine di un’altra stagione deludente, e trovano la tripla del 109-109 a 19’’ dalla fine grazie a Dieng. Bradley Beal (26 punti) fallisce il tiro della vittoria e manda tutto ai supplementari, dove ancora una volta sono i Wizards a sprecare un vantaggio di 4 punti (119-115) negli ultimi 27’’ e a subire la tripla del pareggio da Zach LaVine (25 punti). Si va al secondo supplementare e, questa volta, è Minnesota a scappare e a rendere vano il tentativo di pareggiare la partita di Dudley sulla sirena.
E a rendere più complicata la cavalcata dei Wizards ci pensano gli stessi Detroit Pistons, ottavi, che superano di prepotenza i Charlotte Hornets in una sfida chiave anche per le seed più alte. I padroni di casa combinano 72 punti nei primi 24 minuti e toccano addirittura il 98-76 a fine terzo quarto prima di amministrare, con qualche difficoltà, l’ultima frazione grazie ai 21 punti di Caldwell-Pope e ai 16 di Baynes dalla panchina. Sfida a distanza per il terzo posto tra Atlanta Hawks e Miami Heat (con i Boston Celtics a riposo). Vincono entrambe, rispettivamente contro Orlando Magic e Milwaukee Bucks, portando a 43-30 e 42-30 i record.
I Toronto Raptors non riescono ad approfittare delle indecisioni dei Cleveland Cavaliers e raccattano la seconda sconfitta consecutiva. Per mano dei Houston Rockets, e in particolar modo di James Harden (32+11+13), i canadesi devono arrendersi ai texani malgrado un disperato tentativo di rimonta negli ultimi 60’’ di gioco. I San Antonio Spurs vincono la trentasettesima partita consecutiva tra le mura amiche (eguagliando i Chicago Bulls della stagione 95/96) anche senza Kawhi Leonard, Danny Green, Patty Mills e Boris Diaw. I nero-argento prendono il comando della partita nel primo tempo, che chiudono avanti 64-51, ma devono combattere con la rimonta dei Memphis Grizzlies, che a 7’ dalla sirena si issano fino al -2 (92-94) e devono aspettare un super parziale di 14-0 firmato LaMarcus Aldridge (32 punti, 12 rimbalzi), David West (8 putni) e Manu Ginobili (13) per portare a casa la gara.
I risultati della notte
Washington Wizards – Minnesota Timberwolves 129-132
Detroit Pistons – Charlotte Hornets 112-105
Miami Heat – Orlando Magic 108-97
Atlanta Hawks – Milwaukee Bucks 101-90
Houston Rockets – Toronto Raptors 112-109
San Antonio Spurs – Memphis Grizzlies 110-104
Sacramento Kings – Phoenix Suns 116-94
Golden State Warriors – Dallas Mavericks
Los Angeles Lakers – Denver Nuggets