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Tra la Baia dei campioni in carica e l’Air Canada Center di Toronto, l’Nba vive l’ennesima notte di emozioni. Gli Warriors, ancora privi del miglior giocatore della Lega Steph Curry, sono autori di una rimonta straordinaria ai danni dei Portland Trail Blazers, mentre i Raptors – al ritorno in una semifinale Nba dopo quindici anni – vengono battuti all’overtime dagli Heat.
I ragazzi di Steve Kerr allungano sul 2-0 nella semifinale della Western Conference ipotecando la preventivabile finale a ovest. Tutt’altro che banale però, a differenza di gara-1, il secondo atto alla Oracle Arena. Lillard è infuocato e trascina i suoi fino al +17, ma i Guerrieri non si arrendono e completano la rimonta grazie a un esaltante quarto periodo terminato addirittura a 34 con i Blazers colpevolmente fermi a 12. Trascinatore della serata per i padroni di casa, manco a dirlo, è Klay Thompson che con 27 punti è il miglior realizzatore. Lillard, invece, è straripante per tre quarti di gara ma delude nell’ultimo quarto fermandosi a quota 25. Col 110-99 finale, come detto, i campioni in carica viaggiano verso Portland forti del 2-0.
Senza Chris Bosh, i Miami Heat sbancano l’Air Canada Center all’overtime segnando un primo e fondamentale punto verso la finale della Eastern Conference. L’equilibrio e la tensione regnano sovrani per gran parte della disputa: i Raptors vanno all’intervallo con due punti di vantaggio e con un punteggio basso (43-41 per i canadesi). La spallata decisiva la assesta Dwayne Wade che, coppia con Dragic, fa segnare 50 punti sul tabellino, in grande spolvero in entrambe le metà campo nelle fasi clou dell’overtime.