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Grande spettacolo e grandi emozioni nella ricca nottata NBA. Il match di cartello è stato sicuramente quello disputato a Houston tra Rockets e Spurs, vinto da quest’ultimi nonostante la tripla doppia messa a segno da James Harden. Restando ad Ovest, ottengono vittorie importanti le due franchigie di Los Angeles, i Clippers sui Minnesota Timberwolves, i Lakers sui New Orleans Pelicans. La Squadra di Doc Rivers sta viaggiando a ritmi altissimi (hanno il miglior record della lega, 9-1), dimostrando una coesione e una forza di gruppo mai viste nelle stagione precedenti. I lacustri, invece, sono certamente una delle sorprese positive; la squadra di Luke Wlton gioca un bel basket ed ha trovato in D’Angelo Russel il nuovo leader su cui costruire dopo il ritiro di Kobe Bryant.
La Eastern Conference è ormai ai piedi di DeMar DeRozan e dei suoi Toronto Raptors. La squadra canadese sembra l’unico team capace di poter impensierire LeBron James e i suoi Cavaliers anche perché giocare contro un DeRozan del genere è veramente preoccupante. Anche la stanotte ha dato dato sfoggio delle sue qualità andando oltre i 30 punti per l’ottava volta su nove partite, consolidando la sua posizione in cima alla classifica dei marcatori. Ad Indianapolis i Pacers, orfani di Paul George, resistono solo un quarto con i Celtics che,dopo un’avvio complicato, sembrano aver ritrovato la quadra del cerchio. Continua invece la crisi d’identità dei Pacers, ancora senza un gioco e senza idee chiare i campo. Un superbo Jimmy Butler, che sfiora la tripla doppia, guida i Bulls al successo contro i derelitti Wizards, a cui non basta l’otttima prestazione di Morris. Vincono anche Utah Jazz, Milwaukee Bucks, Brooklyn Nets, Detroit Pistons ed Atlanta Hawks.
San Antonio Spurs – Houston Rockets (106-100)
Stavolta non basta James Harden a Houston per riuscire a bissare il successo nel derby texano. Il barba, nonostante le non buone percentuali al tiro, sfodera un’altra tripla doppia, 25 punti 11 rimbalzi e 13 assist, ma deve arrendersi alla perfetta organizzazione difensiva di Greg Popovich. Nonostante la sconfitta, Mike D’Antoni puà ritenersi soddisfatto della prestazione della sua squadra visto che i suoi concetti sono stati ormai recepiti e possono rendere i Rockets una vera e propria mina vagante della Western Conference.
Boston Celtics – Indiana Pacers (105-99)
Passare da prima rivale dei Cavaliers a sorpresa negativa della stagione non sarò stato facile per Larry Bird, che anche stanotte ha visto i suoi cadere contro una rivale diretta per i piani alti dei play off. La squadra di Nate McMillan sembra sempre più un’accozzaglia di talento che vaga per il campo senza meta, affidandosi alle capacità dei singoli. Dall’altra parte, invece, i Celtics sembrano esser ripartiti dopo un’inizio non proprio entusiasmante. Contro i Pacers si è rivista finalmente l’intensità difensiva che ha caratterizzato le ultime due stagioni e un bel gioco di squadra, che vede il suo perno nel solito piccolo corpo di Isahia Thomas, 23 punti per lui, aspettando il rientro del grande acquisto estivo al Horford, per formare uno degli assi play-pivot più interessanti della lega.
Los Angeles Clippers – Minnesota Timberwolves (116-105)
Non smettono di vincere i Los Angele Clippers che incontro dopo incontro stanno dimostrando al’intera lega che se restano sani ed uniti possono realmente puntare al colpo grosso, ossia il titolo NBA. Merito di quest’inizio è senza dubbio la ritrovata armonia che si era persa lo scorso gennaio dopo la vicenda Griffin, che ora sembra essere maturato sia fuori che dentro il campo, come dimostrano le prestazioni di queste prime partire. Chi invece deve ancora maturare sono i Minnesota Timberwolves che, dopo tutti i proclami di inizio stagione, si ritrovano in fondo alla classifica. Ovviamente questo è del tutto normale quando ad una squadra di giovanissimi dai una rigida guida come quella di Tom THibodeau e per vederli veramente all’opera dovremmo aspettare sicuramente ancora un po di tempo.
Los Angeles Lakers – New Orleans Pelicans (126-99)
Sei vittorie nelle prime dieci partite, bel gioco e giovani responsabilizzati, mai nessuno si sarebbe aspettato una cosi rapida crescita da parte dei Lakers. Anche stasera la squadra di Walton ha dimostrato di essere sulla strada giusta, dominado la partita grazie al solito Jordan Clarkson in uscita dalla panchina, 23 punti, e ad un D’Angelo Russel sempre più leader dentro e fuori dal campo. Chi invece non riesce ad essere leader è Anthony Davis che, nonostante le ottime prestazioni, 34 punti stanotte, sembra essere in balia della mediocrità della squadra, dimostrando poco carattere e poca mentalità vincente.
New York Knicks – Toronto Raptors (107-118)
Per descrivere l’inizio di stagione di DeMar DeRozan basta una sola parola: storico. La guardia dei Raptors sta facendo un qualcosa che era riuscita a marcatori del calibro di Michael Jordan, Allen Iverson e Kobe Bryant, ossia 3 delle migliori guardie di tutti i tempi. Dietro le sue prestazioni,però, c’è anche una squadra che è finalmente pronta al salto di qualità a contender vera e propria, una squadra che ragiona da grande team, come ha dimostrato stanotte, dilagando nel terzo quarto, annullando la buona prestazione dei Knicks (31 punti per Anthony 21 per Porzingis e Rose).
Altre partite della notte
Detroit Pistons – Denver Nuggets 106-95
Philadelphia 76ers – Atlanta Hawks 96-117
Washington Wizards – Chicago Bulls 95-106
Utah Jazz – Miami Heat 102-91
Memphis Grizzilies – Milwaukee Bucks 96-106
Brooklyn Nets – Phoenix Suns 122-104