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Poche partite ma sempre tanto spettacolo nella nottata Nba. Nel match di cartello della giornata, quello tra Houston Rockets e Portland Trail Blazers, si prende tutta la scena il solito James Harden, che realizza la sua terza tripla doppia stagionale, vincendo nettamente lo scontro diretto con Damian Lillard. Il numero 13 dei “razzi”, oltre ai numeri devastanti, sta dimostrando una maturità mai vista prima, accompagnata alla consapevolezza di essere lui il perno di un sistema costruitogli apposta per farlo esprimere al meglio. A Minneapolis va in scena lo scontro tra quelli che sono considerati i fenomeni del futuro, Joel Embiid e Karl Anthony Towns. I due, nonostante la giovanissima età, sono già entrati nel novero dei migliori centri della lega, dimostrando di possedere caratteristiche, come tiro da 3 o controllo di palla, mai viste prima nella lega americana. La scena, però, gli è stata rubata da un altro baby fenomeno chiamato quest’anno alla definitiva consacrazione, Andrew Wiggins. L’ala canadese, prima scelta al draft 2014, ha avuto un’ inizio di stagione sfolgorante, ha ritoccato il suo career hig a quota 47 punti, e stanotte ha giocato probabilmente la miglior partita della sua giovane carriera, 35 punti 10 rimbalzi 4 assist con 70% al tiro ed il 50% da tre. Altra importante prestazione è stata quella di John Wall che guida i suoi Wizards alla vittoria sui New York Knicks. L’ex Kentucky sembra essere sempre più un predicatore nel deserto a causa dei pessimi rapporti coi compagni, in particolari con Bradley Beal, che stanno portando i Wizards all’ennesima stagione perdente. Nella notte vincono anche I Chicago Bulls sugli Utah Jazz e i Miami Heat sui Milwaukee Bucks.
Philadelphia 76ers – Minnesota Timberwolves (86-110)
“Ricorda me quando avevo la sua età”, con queste parole Kobe Bryant, nel dicembre 2014, rispose alla domanda di cosa pensasse del rookie Andrew Wiggins. Oggi, senza fare scomodissimi paragoni, l’ala canadese è probabilmente il giocatore che assomiglia di più al Black Mamba, e la partita coi sixers lo dimostra pienamente. Wiggins segna, attacca il canestro e dimostra dei miglioramenti spaventosi nel tiro da tre, che lo fanno viaggiare, a soli 22 anni, a 27,4 punti a partita e con un coach come Thibodeau può solamente migliorare. Per quanto riguarda la partita, i T-wolves dominano sin dal primo quarto. Chiudono la questione già a metà gara, quando vanno al riposo per l’intervallo lungo sul più 28. I 76ers pagano la scarsa qualità del loro gioco offensivo, basato principalmente sugli isolamenti delle giovani Star Joel Embiid, 10 punti e 10 rimbalzi, e Dario Saric, 16 punti, e la praticamente inesistente fase difensiva che, oltre Wiggins, non riesce a contenere nemmeno l’atro fenomeno Towns, 25 punti e 10 rimbalzi per lui.
Chicago Bulls – Utah Jazz (85-77)
Importante dimostrazione di forza dei Bulls, che a San Lake City sfoderano finalmente una prestazione difensiva degna dei tempi di Thibodeau. Fred Hoiberg, dopo una stagione di rodaggio, sembra aver finalmente trovato un gruppo che lo segue e un Jimmy Butler ormai maturo e pronto ad entrare nell’elite assoluta della lega. Anche stanotte gioca una gara da vero e proprio MVP, 20 punti 12 rimbalzi 3 assist e 2 recuperi, guidando i compagni sia in fase offensiva, e soprattutto in fase difensiva, dove limita un’attaccante come Gordon Hayward a soli 8 punti con un penoso 3 su 15 al tiro. Sicuramente non sono da titolo, ma, forse, questi Bulls hanno imboccato la strada giusta per tornare grandi.
Portland Trail Blazers – Houston Rockets (109-126)
Brilla Harden, brilla Houston, che ottiene una vittoria fondamentale in ottica playoff contro un avversario forte e ostico. La squadra di D’antoni gioca un basket spumeggiante, che si avvicina sempre più alle meraviglie dei Suns del biennio 2005/2006, con un James Harden direttore di un’orchestra che, se in serata, è letteralmente devastante visto che stanotte hanno tirato con il 44% da tre uccidendo la partita fin dal primo quarto, chiuso sul 41-29. Dall’altra parte, tutti si aspettavano una partenza migliore da parte dei Blazers che, nonostante il record positivo e le buone prestazioni individuali, 26 punti per Mccollum e 19 per Harkless, sembrano sciogliersi ogniqualvolta incontrano squadre di pari livello o superiore, vedi le partite con i Clippers, che non fanno ben sperare nè allenatore nè dirigenza in ottica futura.
Altre Partite della notte
New York Knicks – Washington Wizards (112-119)
Milwaukee Bucks – Miami Heat (73-96)