[the_ad id=”10725″]
Le nove partite della serata NBA regalano sorprese e spettacolo. la giornata si apre con la prima vittoria stagionale dei Washington Wizards che, grazie alle ottime prestazioni di Bradley Beal e John Wall, hanno la meglio sulla sempre ottima Atlanta. Continua il momento di grazia di DeMar Derozan, che per la quinta partita consecutiva va oltre i 30 punti, utili per battere una Miami con su scritto “Lavori in corso”. Dolce ritorno di D.Rose nella sua Chicago, a cui non basta la prestazione d’altri tempi di Wade, 35 punti e 10 rimbalzi, che si deve arrendere all’ottimo gioco mostrato dal quintetto dei Knicks, che porta tutti e 5 gli starter in doppia cifra. Nella Western Conference riescono ad ottenere vittorie importanti Portland e Phoenix, rispettivamente contro i Dallas Mavericks e i New Orleans Pelicans. La squadra dell’Oregon, guidata da un Lillard da 42 punti, infligge l’ennesima sconfitta alla squadra d Rick Carlaisle, ancora a secco in questa stagione, riprendendosi dopo le due sconfitte consecutive. I Suns, invece, vincono una sudatissima partita all’overtime grazie alla prestazione di Devon Booker, 38 punti per lui, e del solito TJ Warren. La sorpresa di giornata avviene però nella città degli angeli, dove i vice campioni in carica di Golden State prendono 20 punti dai Lakers, guidati da un sorprendente Julius Randle, 20 punti e 14 rimbalzi. Vittorie importanti anche per i Clippers su i Grizzlies, per gli Spurs sugli Utah Jazz e per gli Hornets sui Nets.
Miami Heat – Toronto Raptors ( 87-97)
Definire esaltante l’inizio di stagione di DeRozan è riduttivo, visto che la guardia della franchigia canadese si sta affermando, in questo inizio di stagione, come uno degli attaccanti più forti della lega e leader maximo della sua squadra, che guida alla vittoria nonostante la brutta partita. La squadra di Coach Caesy si affida quasi sempre al suo miglior marcatore o ad un ottimo Terence Ross in uscita dalla panchina con 20 punti. non bastano agli Heat le prestazioni di Whiteside, 21 punti e 16 rimbalzi, e Dragic, 17 punti, dato che la squadra della Florida sembra esser avviata verso una stagione di transizione senza alcun reale obbiettivo.
New York Knicks – Chicago Bulls (117-104)
Il ritorno di Derrick Rose nella sua Chicago coincide con la più bella partita giocata dai Knicks in questa stagione. La squadra di Hornaceck, infatti, esprime finalmente un buon gioco, coinvolgendo e mandando a canestro tutti i membri del quintetto, che vanno anche tutti in doppia cifra, con menzione speciale per Porzingis, che mette a referto 27 punti, giocando una partita da vero dominatore. I Bulls possono consolarsi con la prestazione di un Wade ringiovanito di 10 anni, 35 punti e 10 rimbalzi per lui, mentre desta preoccupazione la panchina, che per la terza partita di fila non da l’apporto sperato.
Phoenix Suns – New Orleans Pelicans (112-111)OT
Partita bellissima quella andata in scena nella città della Lousiana, in cui le squadre restano per tutti e 53 minuti di gioco a distanze ravvicinate. A prendersi la scena è il sophomore Devon Booker che, dopo aver disputato un’ottima stagione da rookie, quest’anno è chiamato al salto di qualità, in modo tale da affermarsi come attaccante totale e non solo come ottimo tiratore. Ai Pelicans non basta la stupenda prestazione di squadra, 7 giocatori su 9 andati in doppia cifra, visto che non sono riusciti ad evitare la sesta sconfitta su sei partite che probabilmente mettono freno alle iniziali aspirazioni Play Off da parte di Anthony Davis e compagni.
Portland Trail Blazers – Dallas Mavericks (105-95)
Non conosce fine la crisi dei Dallas Mavericks, grande delusione di questo inizio di stagione, che contro Lillard e compagni toccano quota 5 sconfitte in altrettante gare, peggior inizio di sempre sotto la gestione Carlisle. Che i Mavericks fossero alla fine di un ciclo era chiaro a tutti, ma gli acquisti fatti estate, Barnes e Bogut su tutti, facevano ben sperare l’eccentrico proprietario Mark Cuban. Chi invece non sorprende più e Damian Lillard che anche stanotte prende per mano la squadra e trascinandola con i suoi 42 punti ad un importante successo dopo due sconfitte consecutive, comportandosi da vero e proprio MVP in un momento in cui la squadra non gira come si deve.
Golden State Warriors – Los Angeles Lakers (97-117)
Cadono inaspettatamente i Warriors che, dopo la netta vittoria sui Thunder, scendono sul terreno con poca grinta, sottovalutando l’avversario. Dal canto loro, i Lakers giocano una partita bellissima, sicuramente tra le migliori degli ultimi tre anni, mettendo in mostra i propri gioielli, in particolare Julius Randle, che piazza 20 punti e 14 rimbalzi. Molto bene anche D’Angelo Russel, 17 punti, e soprattutto il rookie Brandon Ingram, che fa vedere un repertorio offensivo davvero niente male per un ragazzo della sua età. Alla squadra di Kerr non basta il solito Durant, a cui è mancato un solido appoggio dal resto dei compagni durante il match.
The @Lakers make a statement with 117-97 win over the @warriors, led by 6 in double-figures. #LakeShow improves to 3-3. KD had 27 for GSW pic.twitter.com/Gdqqf7nK2k
— NBA (@NBA) 5 novembre 2016
Altre partite
Atlanta Hawks – Washington Wizards ( 92-95)
San Antonio Spurs – Utah Jazz (100-86)
Los Angeles Clippers – Memphis Grizzlies (99-88)