SIDIGAS AVELLINO – DOLOMITI ENERGIA TRENTINO 71-69 (18-16, 16-14, 21-23, 16-16)
Avellino batte Trento. Vince il terzo confronto in stagione, dopo i due in campionato, vince per la nona volta nelle ultime nove partite, tra campionato e Coppa, centrando così la seconda finale nella competizione dopo quella vinta, contro la Virtus Bologna, nel 2008. In una partita strana, piena di errori, giocata principalmente su ritmi bassi e dominata dai lunghi, Trento tira con il 36% dal campo, manca 11 triple su 12, gestisce male anche l’ultimo possesso. D’altra parte, gli irpini, fanno l’andatura e rimangono più concentrati nel finale.
Seppur a strappi, gli uomini di Sacripanti partono meglio. Dopo l’8-0 iniziale si ritrovano sotto 22-28, ma grazie ad un nuovo parziale firmato Veikalas e Green, a segno con una tripla sulla sirena dalla propria area, chiudono avanti di 4 alla sirena lunga. Diventa una lotta di nervi, punto a punto, Trento prova a scappare con scarsi risultati, perché alle triple di Forray e Sanders fa seguito il 7-0 di Avellino (51-47). Pascolo e Wright trovano il modo per impattare, a 45’’ dalla fine, ma Cervi fa 2/2 dalla lunetta e riporta i suoi in vantaggio. Il possesso per il pareggio di Trento, in un certo senso, è emblematico: Wright si incarta, si fa prendere dalla fretta, si ritrova Leunen davanti e perde palla, cedendo insieme alla possibilità di tirare anche quella di pareggiare la partita.
Avellino: Cervi 19, Bava 19, Green 10, Nunnally 10
Trento: Wright 15, Forray 15, Pascolo 13
EA7 MILANO – VANOLI CREMONA 90-58 (24-17, 21-14, 31-14, 14-13)
Milano ci riprova. Ad un anno dall’ultima volta, per riportare a casa un titolo che manca da vent’anni. Ci riprova, da favoritissima, dopo due partite dominate in lungo e in largo, la prima contro la Umana Reyer Veneziae e la seconda contro la Vanoli Cremona. Ci riprova contro una squadra che, meno di un mese fa, ha interrotto una striscia positiva in casa che durava da quasi tre anni.
Per sapere che gli uomini di Repesa si sono limitati al compitino, per battere Cremona e qualificarsi in finale, basta guardare il tabellino e constatare che Barac e Batista non hanno visto il campo. Milano, forte di una profondità di roster eccezionale e di una tranquillità disarmante, mette in cascina la partita già dopo i primi minuti, volando sul 45-31 a fine primo tempo e dominando per tutta la durata dell’incontro grazie anche alle solide prestazioni di Simon, Sanders e Cinciarini che combinano 46 punti e lasciano a 58 Cremona, in balia della pressione e della stanchezza dovuta al duro impegno nei quarti di finale contro Sassari.
Milano: Simon 17, Sanders 16, Cinciarini 13, Macvan 10, Jenkins 10
Cremona: Washington 15, McGee 13