EA7 MILANO – DOLOMITI ENERGIA TRENTO 79-92 (19-25; 24-23; 11-21; 25-23)
Il Forum risponde in massa all’appello dell’Olimpia Milano, che recitava “10.000 per 10 punti da recuperare” e anche il parterre è gremito di personaggi di spicco come i calciatori interisti Rodrigo Palacio e Felipe Melo ola vecchia gloria Beppe Bergomi.
Jasmin Repesa lancia in quintetto il rientrante Jenkins, che aveva saltato la gara di andata a causa di un guaio muscolare: accanto a lui Kalnietis, Gentile, Macvan e Barac. L’approccio dei padroni di casa non è però quello famelico che ci si aspetta in una situazione di svantaggio, e sul 4-6 il coach croato ferma subito il gioco per far comprendere ai suoi quanto fosse contrariato da questo atteggiamento così poco aggressivo. La EA7 comincia a cercare con insistenza i lunghi Macvan e Barac, visto che le percentuali al tiro da tre sono decisamente negative, e mette il naso avanti (10-9). Ale Gentile commette ben presto due falli, e lascia il posto all’altro grande assente della gara del Palatrento, Kruno Simon. Tutti gli americani della Dolomiti Energia sono particolarmente ispirati nel primo quarto, e lanciano gli ospiti sul 12-19 dopo uno spettacolare alley oop sull’asse Poeta-Lockett. Simon e McLean riavvicinano Milano, ma proprio come la settimana scorsa, Peppe Poeta si inventa dal palleggio la tripla che chiude i primi dieci minuti di gara.
La EA7 illude i propri tifosi di poter piazzare un parziale importante con la tripla di Simon ed un paio di palle recuperate non trasformate adeguatamente. Al contrario Trento in campo con il doppio playmaker fa circolare splendidamente la palla e vola sul +10 (+20 complessivo). Rakim Sanders spara due triple vitali per i campioni d’Italia, che tornano in linea di galleggiamento approfittando anche del riposo forzato di Julian Wright, con tre falli a carico. Il primo tempo finisce 43-48, ma prima dell’intervallo lungo c’è ancora tempo per ammirare un fade-away alla Nowitzki di Dada Pascolo, una tripla dall’angolo di Forray ed una canestro da playground del solito Peppe Poeta.
Il terzo quattro si apre con due belle notizie per Milano: il quarto fallo di Wright e la terza tripla di serata di Sanders, che vale il -2. Il problema, però, è che questo sarà l’unico canestro dei padroni di casa nei successivi sei minuti e la Dolomiti Energia ne approfitta per riportarsi sul +7 con due belle schiacciate di Sutton e Lechtaler. Repesa le prova tutte e manda sul parquet Bruno Cerella nella speranza di dare una sterzata all’inerzia della sfida, ma poco dopo arriva la doccia gelata definitiva, con tre canestri in rapida sequenza di Forray, Sutton e di nuovo Forray che lanciano Trento sul 49-60. L’istantanea che esemplifica in maniera perfetta la serata di grazia dei ragazzi di coach Buscaglia è la tripla di Pascolo, da 9 metri, sulla sirena del terzo periodo con tre uomini addosso che vale il +15, o +25 se preferite.
Milano prova, e riesce, a limitare il passivo nel finale, ma deve inchinarsi davanti ad una Dolomiti Energia perfetta nell’arco del doppio confronto, più squadra, più unita con qualsiasi giocatore chiamato sul parquet in grado di apportare un significativo contributo alla causa, tutti pronti a lottare per una palla vagante o per un rimbalzo. L’accesso tra le miglior quattro squadre dell’Eurocup rappresenta un traguardo storico per il team trentino, che fino ad un paio di anni fa combatteva nelle serie minori del nostro basket. Come parziale scusante per i campioni d’Italia bisogna riconoscere come diversi elementi chiave della squadra, su tutti Gentile (0/6 da tre per il capitano dell’Olimpia), Simon e Jenkins erano in condizioni tutt’altro che perfette, al rientro da infortuni che ne hanno limitato l’energia e il minutaggio.
MIL: K.Simon 14, M.Macvan 13, J.McLean 12 (12 reb), R.Sanders 11, M.Kalnietis 10
TRE: D.Sutton 20 (7 reb e 7 ast), D.Pascolo 17, J.Wright 13, T.Lockett 13, G.Poeta 12, A.Forray 10