Arrivano già risultati forse insperati nella prima giornata del Campionato Italiano Juniores e Promesse di atletica leggera in corso a Bressanone (e che terminerà domenica). Desirée Rossit e Marcell Jacobs ottengono due misure clamorose che sono molto rilevanti anche a livello internazionale.
Marcell Jacobs è stato il primo, nel salto in lungo, a sorprendere tutti. Grazie anche al vento (purtroppo superiore ai 2 metri al secondo, quindi la sua misura non verrà ufficializzata per il libro dei record), il 21enne di madre italiana e papà texano è atterrato a 8.48m (+2.8m), un centimetro oltre la misura di 8.47m di Andrew Howe, equivalente al record italiano. Non è primato italiano per il giovane cresciuto Desenzano del Garda e sportivamente a Gorizia, ma la misura dimostra tutto il suo valore. Purtroppo la misura non vale nemmeno per l’Olimpiade, il cui limite, non ventoso, è 8.15m.
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“Certo che 8,48 fa davvero un bell’effetto!”, ha dichiarato il giovane azzurro. “Ho preso un grande stacco e poi è stato come volare. Vedere quei tre numeri rossi sul display è stato fantastico e quello che speravo dopo un’annata complicata dai problemi fisici che mi è costata un lento e attento lavoro di recupero. Gli ultimi due salti ho sentito di essere riuscito a convogliare nel miglior modo possibile tutta la velocità che ero riuscito a trovare nelle mie uscite sui 100 metri. Devo dire grazie al mio coach Camossi perché è lui che ha rivoluzionato il mio modo di correre. Ora spero di confermarmi, possibilmente con vento regolare, agli Assoluti di Rieti. C’è ancora l’8.15 del minimo olimpico da saltare!”
E’ stato poi il turno di Desirée Rossit nel salto in alto, dove quest’anno la friulana aveva già ottenuto un ottimo 1.94m. Oggi sono tre i centimetri aggiunti al suo personale, ora ufficialmente a 1.97m, misura che peraltro le assicura senza dubbio la partecipazione alla prossima Olimpiade di Rio de Janeiro, che corrisponde alla migliore prestazione italiana del 2016 e soprattutto alla migliore prestazione mondiale del 2016 a livello senior! Inoltre, quinta italiana all-time (dietro a Di Martino, Simeoni, Bevilacqua e Trost) e seconda under23 all-time (dietro alla compagna di allenamenti Trost).
“Stavolta non mi va di dire che non ci credo”, ha dichiarato la friulana in pista. “Perché era da un pezzo che puntavo a misure di questo livello ed oggi ci credevo più che mai. E adesso non mi va di accontentarmi. E’ una rivincita del passato. Anche se esteriormente sono sempre io con il mio 1.79 e sei millimetri di altezza, oggi mi sento davvero un’altra persona, cresciuta e più matura. Poi come dice sempre Gianfranco Chessa [il coach anche di Alessia Trost] ‘Usa i piedi e salta!’. Ci sono tante persone che credono in me e non da oggi e questa è una grande forza! Ci rivediamo agli Assoluti di Rieti, poi l’Europeo di Amsterdam e, a questo punto, l’Olimpiade di Rio è molto più che un sogno. Il mondo visto da 1.97 è ancora più bello, ma chissà come sarà a 2 metri!