Nella gara di salto in alto del meeting di Hustopece giunge una notizia clamorosa per l’Italia. Gianmarco Tamberi ha realizzato un nuovo record italiano nel salto in alto, superando 2,38 metri alla prima prova. L’atleta nato a Civitanova Marche nel 1992 ha battuto di un centimetro il suo precedente record realizzato un anno fa outdoor a Eberstadt e di ben tre centimetri il primato stabilito da lui e Marco Fassinotti la settimana scorsa a Banska Bystrica (a questo link il nostro articolo). Aveva ragione Tamberi, che proprio qualche giorno fa aveva dichiarato di sentire di valere più della misura di 2.35m appena saltata. “L’avevo scritto oggi su Facebook prima della gara che, dopo il 2,36 di Barshim a Malmo – ha esultato l’azzurro a fine gara – volevo riconquistare subito la leadership mondiale stagionale. E quella bandierina dell’Italia lassù in cima ci sta proprio bene. Che dire di oggi? E’ stato tutto un crescendo: non ho sprecato salti ed energie e visto com’è venuto il 2.38, altissimo, posso dire che 2.40 è l’obiettivo che ormai ho in testa. Peccato non essere riuscito ad arrivarci stasera perchè c’erano tutte le condizioni, dalla pedana all’atmosfera”.
A Hustopece Tamberi sente di aver maturato anche un’altra consapevolezza: “Quando Baker ha fatto 2.36 alla prima è come se mi avesse dato la scossa. A 2.38 mi sono giocato tutto e ho avuto ragione io. Questo tour di gare chiuso con tre vittorie mi fa capire come sono cambiato anche nella gestione di me stesso, nella capacità di reagire e non perdere la concentrazione”. L’azzurro pensa già alla prossima sfida: “Gli Assoluti di Ancona (5-6 marzo, ndr): con Silvano (Chesani) e Marco (Fassinotti) di sicuro potrà essere un vero spettacolo. E poi scusate, fino ad oggi io sono l’unico dei tre che non ha mai fatto il record italiano sulla pedana del palaindoor di Ancona, ovvero l’impianto di casa mia dove mi alleno tutti i giorni!”. L’obiettivo però è uno solo: “Tutto quello che sto facendo è come una scaletta, un percorso di costruzione verso il sogno e la gara più importante dell’anno, i Giochi Olimpici di Rio!”