Dopo le non positive prestazioni arrivate dall’Olimpiade di Rio de Janeiro, il Direttore Tecnico della Nazionale italiana di atletica leggera, Massimo Magnani, ha rassegnato le sue dimissioni al presidente federale Alfio Giomi.
“Mi assumo le mie responsabilità che mi spettano“, ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport. “I risultati non sono stati al pari delle attese dopo il mio quadriennio da Direttore Tecnico. Ho le mie colpe, ma la colpa non è solo mia. Non ho mai fatto di testa mia, le scelte sono sempre state condivise e collegiali; mi sto riferendo al sistema federale nel complesso, che in tante circostanza ha complicato il mio lavoro“.
“Bisogna mettere al centro gli atleti top ed i loro allenatori guardando al contesto internazionale“, consiglia per il futuro. “Servono professionisti che vivano di atletica, veri supporti tecnico-scientifici, apparati medico-sanitari all’altezza, strumenti e mezzi sempre a disposizione. Non è un problema di budget, ma di come lo si impiega. Non si può intervenire ovunque, ma la prima voce deve essere l’attività al vertice; si fa troppo per la periferia, per i comitati regionali e provinciali“.
“Avrei dovuto farmi sentire con più vigore prima ed arrivare prima a queste conclusioni“, conclude. “Il favorito alla mia successione è Stefano Baldini, che ha requisiti, caratteristiche, personalità, competenza e carisma. L’importante è che sia messo nelle condizioni di lavorare al meglio, sennò non cambia nulla“.