Atletica

Atletica, doping: anche la Cina nell’occhio del ciclone

Atletica - Foto Ballota - CC BY 3.0

Non c’è pace per l’atletica, dopo lo scandalo che ha scosso tutto il mondo sportivo riguardante i presunti casi di doping in Russia, adesso sull’occhio del ciclone è finita la Cina, precisamente Wang Junxia, ex mezzofondista e primatista sia dei 3000 che dei 10000 metri piani. Non solo, l’asiatica proprio venti anni fa all’Olimpiade di Atlanta 1996 conquistò un oro e un argento in queste due specialità. Wang Junxia attualmente ha 43 anni ed è stata ritrovata una lettera scritta proprio da lei insieme ad altri nove compagni di allenamento e indirizzata al giornalista Zhao Yu in cui si accusa pesantemente Ma Junren, allenatore della squadra cinese di quell’epoca. In quegli anni i cinesi stabilirono e ritoccarono addirittura 66 record nazionali e mondiali, l’allenatore disse che era tutto merito del fungo Cordyceps sinensis che aiutava e non poco la condizione fisica. Tutto ciò alimentò non pochi sospetti tanto che alla vigilia dell‘Olimpiade di Sydney del 2000 ben sei atleti cinesi compreso lo stesso Junren furono espulsi dalla squadra asiatica. Questa famosa lettera misteriosamente non è mai stata pubblicata prima, intanto è arrivata anche la posizione ufficiale dell’organismo mondiale dell’Atletica ovvero la IAAF che si è pronunciata così attraverso un suo portavoce: “La prima azione della Iaaf sarà quella di verificare l’autenticità della lettera”. Se tutto ciò fosse confermato si aprirebbe un nuovo scandalo che alla vigilia di Rio non sarebbe certo un toccasana.

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