Ciclismo su pista

Ciclismo su pista, Mondiali Ballerup 2024: Elia Viviani argento nella gara ad eliminazione

Viviani ciclismo su pista
Elia Viviani - Foto IPA

Elia Viviani illumina l’ultima giornata dei Campionati Mondiali di ciclismo su pista 2024 di Ballerup, in Danimarca. Il capitano azzurro conquista la medaglia d’argento nella gara ad eliminazione, specialità dove vanta anche due titoli mondiali, regalando all’Italia la quinta medaglia di questa rassegna iridata. Il veronese controlla la gara fino all’ultima volata, dove si arrende solamente ad uno strepitoso Tobias Hansen, che trionfa per distacco sulla pista di casa. Sul terzo gradino del podio sale il canadese Dylan Bibic.

Ho corso bene, un po’ nella testa avevo il declassamento dell’Olimpiade e quindi avevo un po’ di paura che mi ha portato a correre sempre in testa – spiega Viviani al termine della gara -. Ma la verità è che avevo le gambe per fare il secondo (posto, ndr), perché il danese è partito in testa e non sono riuscito a rimontarlo. Poi quando vedi che non riesci, molli perché comunque lui ha avuto uno sprint superiore“. “Sono stato poco brillante nell’ultimo sprint perché la testa era brillante per pensare ma le gambe non per rispondere“, aggiunge il campione azzurro, soddisfatto del risultato: “Nell’eliminazione negli ultimi quattro mondiali per me ci sono state due maglie (iridate, ndr), un bronzo e un argento“.

Viviani torna in gara dopo circa un’ora assieme a Simone Consonni nella finale della Madison, dove però l’Italia subisce un po’ la gara e non riesce ad inserirsi nella lotta per il podio, chiudendo settima con 18 punti. Medaglia d’oro alla Germania con Roger Kluge e Tim Torn Teutenberg (76 punti), davanti al Belgio di Lindsay de Vylder e Fabio van den Bossche (60 punti) e alla Danimarca di Niklas Larsen e Michael Morkov (59 punti). Ci prova fino alla fine Miriam Vece, eliminata in batteria nel Keirin, si riscatta nei ripescaggi accedendo prima ai quarti di finale e poi anche alle semifinali. L’azzurra termina al quarto posto la seconda semifinale, andando quindi a giocarsi la finale per i piazzamenti, chiudendo così al decimo posto complessivo la gara. La medaglia d’oro va al collo della giapponese Mina Sato, che in 10″779 si mette alle spalle l’olandese Hetty van de Wouw (argento) e alla britannica Katy Marchant (bronzo).

Si ferma al 14esimo posto Martina Alzini nella gara a punti vinta dalla padrona di casa Julie Leth, che con 43 punti si impone sulla belga Lotte Kopecky (40 punti) e l’irlandese Lara Gillespie (39 punti). Momento emozionante per la danese, che chiude la carriera con la maglia di Campionessa del Mondo, cantando l’Inno nazionale davanti al proprio pubblico. Nelle finali maschili della Sprint a trionfare è Harrie Lavreysen, che nel derby olandese per l’oro precede di 150 millesimi il connazionale Jeffrey Hoogland. Medaglia di bronzo per il giapponese Kaiya Ota, che in finale batte di 217 millesimi Nicholas Paul (Trinidad e Tobago).

SportFace